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venerdì 8 settembre 2017

Settantaquattro anni fa. L'Italia rinnega la guerra fascista, ma resta imbrigliata

8 settembre 1943:

Il capo del governo Pietro Badoglio annuncia alla radio la sottoscrizione dell'armistizio con le forze alleate.

Lo stesso governo Badoglio omette però di dare indicazioni alle forze armate italiane sul da fare in seguito all'armistizio cosicchè nel giro di poche ore queste restano in preda alla vendetta dei tedeschi.
A centinaia di migliaia i soldati italiani vengono circondati nelle caserme e negli accampamenti in si trovavano e -nello status di prigionieri- deportati in campi di concentramento in Germania.

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A Contessa la gente nell'apprendere dell'armistizio fu felice e per festeggiarlo massicciamente si reca nella Chiesa della Favara per partecipare, in segno di ringraziamento per la pace ripristinata, alla processione della Madonna della Favara. Settimane prima i bombardamenti degli alleati che avevano arrecato danni incalcolabili a Palermo, arrivarono a lambire pure il paese. Una bomba fu sganciata da un aereo americano in c.da Maccarone (fra Giarrusso e c.da Fuisa).
La processione si farà regolarmente nonostante il parroco della Favara avesse portato con se la chiave della chiesa nel suo incontro col vescovo di Monreale che trascorreva un periodo di riposo a Santa Maria del Bosco.

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