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A Pizzillo, la nota località in territorio di
Contessa Entellina non tanto per la prossimità alla
storica Rocca di Entella,
bensì perchè l'Amministrazione Comunale locale ha deciso
che lì il servizio pubblico di erogazione idrica non deve assolvere
alla funzione che uomini politici e tecnici della Prima Repubblica, durante il travagliato periodo della Riforma Agraria avevano invece immaginato che dovesse assolvere.
Una Amministrazione in carica tuttavia,
-più o meno-
venticinque anni fa, dispose che la condotta idrica sorta per servire, nell'ordine, i borghi
1) Cozzo Finocchio,
2) Piano Cavaliere,
3) Pizzillo,
4) Roccella,
doveva invece servire i borghi in un nuovo ordine:
1) Cozzo Finocchio,
2) Piano Cavaliere,
3) Roccella.
Pizzillo, che sta a monte rispetto a Roccella, avrebbe dovuto, contro
ogni legge idraulica, essere servita dall'allaccio realizzato a Vaccarizzotto, se e quando qualcuno l'attivasse.
Il problema è che pur attivando quell'allaccio, specialmente nella stagione estiva, l'acqua non va in salita.
Chissà perché va sempre a valle.
Al Comune si interrogano sul perchè l'acqua preferisce Roccella piuttosto che Pizzillo.
Al Comune si interrogano sul perchè l'acqua preferisce Roccella piuttosto che Pizzillo.
Fino a qui le responsabilità di chi amministrava ...allora, 25 anni fa.
L'attuale Amministrazione da due anni non ha voluto disporre che almeno una volta la settimana la presa (l'allaccio) di Vaccarizzotto venisse chiusa per gli utenti di Roccella. Chiudendo lì l'acqua infatti
sarebbe stata costretta, almeno una volta la settimana, a raggiungere Pizzillo. Così -mi ha assicurato di essersi comportato un precedente sindaco.
Piero Cuccia -durante il suo mandato- per ovviare alla "pensata" di chi avrebbe voluto che l'acqua scalasse le salite- ogni sabato disponeva che venissero chiuse tutte le saracinesche degli altri borghi in modo
che l'acqua fosse forzata in direzione di Pizzillo.
Piero Cuccia -durante il suo mandato- per ovviare alla "pensata" di chi avrebbe voluto che l'acqua scalasse le salite- ogni sabato disponeva che venissero chiuse tutte le saracinesche degli altri borghi in modo
che l'acqua fosse forzata in direzione di Pizzillo.
A Pizzillo vive da oltre venti anni la Comunità Trinità della Pace
guidata da Padre Pietro Gullo.
Lì più che pregare (inteso tradizionalmente) essi -i componenti laico/religiosi- studiano.
Studiano il Vangelo.
Pubblicano libri.
Formano coscienze.
Studiano il Vangelo.
Pubblicano libri.
Formano coscienze.
A questa gente l'Amministrazione Comunale, quella in carica oggi,
non intende assicurare la fornitura mediante condotta idrica settimanalmente, acqua che in precedenza (prima di due anni fa) veniva somministrata.
Il Comune garantisce infatti -da luglio 2017- litri 50 settimanali a ciascun componente
umano, mediante l'invio di una autobotte. Essi devono quindi curare con
quella fornitura l'igiene personale e quella degli ambienti.
Devono pure bere e devono preparare i pasti.
Se non bastano (non possono infatti bastare) litri 50 settimanali,
al sindaco non interessa nulla.
Affari loro !
L'interrogativo è:
perchè il Sindaco da due anni non interviene ?
La Regione Sicilia -seppure ridotta a carrozzone- finanzia con i bandi, e pure con i fondi disponibili immediatamente, le situazioni di criticità che si presentano e questa di cui dibattiamo lo è certamente.
Come mai il Sindaco Piero Cuccia poteva disporre che
nel corso della settimana l'acqua servisse per i tre borghi (Cozzo Finocchio, Piano Cavaliere, Roccella) ed il sabato servisse per Pizzillo ?
Perchè il Sindaco Parrino non può disporlo da due anni?
Per almeno un giorno la settimana ?
Perchè, i possibili oggettivi impedimenti,
non vengono
1) rimossi da chi istituzionalmente deve curare il bene sociale ?
2) chiariti in atti amministrativi pubblici tali da assicurare la cittadinanza che non di discriminazione si tratta ma di una
temporanea difficoltà ?
3) ufficializzati in atti pubblici per assicurare che qualcosa è in corso e che prima o dopo verrà ovviata l'offesa continuata perpetrata ai danni di esseri umani ?
4) tempestivamente rimossi, anche al fine di smentire quelle impressioni diffuse secondo cui il vero motivo del disservizio sta nel desiderio di taluni che la Comunità laico/religiosa abbandoni i locali di Pizzillo ?
5) ??
6) ???
Affari loro !
L'interrogativo è:
perchè il Sindaco da due anni non interviene ?
La Regione Sicilia -seppure ridotta a carrozzone- finanzia con i bandi, e pure con i fondi disponibili immediatamente, le situazioni di criticità che si presentano e questa di cui dibattiamo lo è certamente.
Come mai il Sindaco Piero Cuccia poteva disporre che
nel corso della settimana l'acqua servisse per i tre borghi (Cozzo Finocchio, Piano Cavaliere, Roccella) ed il sabato servisse per Pizzillo ?
Perchè il Sindaco Parrino non può disporlo da due anni?
Per almeno un giorno la settimana ?
Perchè, i possibili oggettivi impedimenti,
non vengono
1) rimossi da chi istituzionalmente deve curare il bene sociale ?
2) chiariti in atti amministrativi pubblici tali da assicurare la cittadinanza che non di discriminazione si tratta ma di una
temporanea difficoltà ?
3) ufficializzati in atti pubblici per assicurare che qualcosa è in corso e che prima o dopo verrà ovviata l'offesa continuata perpetrata ai danni di esseri umani ?
4) tempestivamente rimossi, anche al fine di smentire quelle impressioni diffuse secondo cui il vero motivo del disservizio sta nel desiderio di taluni che la Comunità laico/religiosa abbandoni i locali di Pizzillo ?
5) ??
6) ???
Fin qui le riflessioni
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A Pizzillo P. Pietro settimanalmente cura -oltre al pensiero contenuto in più di sessanta libri e pubblicazioni di cui è autore- anche la diffusione del pensiero politico/amministrativo cristiano. Non è un pensiero per soli cattolici. E' un pensiero di qualsiasi essere umano. E' ispirato al Vangelo ed è il pensiero del buon senso.
Buon senso che i politici della nostra Italia (nazionali, regionali, locali) verosimilmente hanno dimenticato.
Pubblicheremo tutte le dispense settimanali che sono state e che verranno diffuse.
Pietro Gullo.
Leggere nel mistero della vita per gioire, sempre
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