Ci è stato evidenziato che frequentemente ci occupiamo sul Blog di religione, sebbene non trascuriamo di denunciare -ci è stato riconosciuto- le mascalzonate politiche e quelle diffuse ad ogni livello e fin troppo frequenti del vivere nel mondo degli uomini. L'amico ha poi chiesto: "ma Dio c'è?".
La domanda posta in questi termini è -certamente- impossibile che possa ottenere una risposta. Mi sono ricordato però di una storiella raccontata o forse scritta dal grande giornalista televisivo Sergio Zavoli, per decenni grande giornalista della tv nazionale e autore di servizi intesi a far riflettere chi vuol riflettere, che qui brevemente sintetizzo.
Un contadino emiliano di nome Eliseo, settantenne, ogni giorno si recava nel cimitero del suo paesino segnato da due cipressi ed un cancello arrugginito.
Un amico di Sergio Zavoli un giorno vide Eliseo che usciva piuttosto turbato dal cimitero e gli si avvicinò nell'intento di scambiare alcune parole, come è normale che capiti nei paesini. La chiacchierata si avviò sino a toccare (si fa per dire) il Padreterno. Alla domanda se Dio esiste, Eliseo rispose: "Cosa vuole, se dico che c'è è una bugia, ma se dico che non c'è è una bugia più grande".
Sergio Zavoli, commentò che quello di Eliseo non era un dubbio e nemmeno una imprecisione. Aggiunse che a riflettere su Dio, con la medesima gravità possono essere sia grandi menti e filosofi come un Pascal o un contadino come Eliseo.
Conclusione:
Riflettere sull'esistenza non è compito riservato agli specialisti e nemmeno al clero.
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