FAVA PRESIDENTE
Massimo D'Alema nel corso di un dibattito, in Puglia, rivolge un attacco frontale al segretario del pd Matteo Renzi.
A proposito delle elezioni regionali siciliane, ha detto con riferimento a Renzi: “Chi dice ‘la Sicilia è un fatto locale’, è un idiota, perché la Sicilia è un grande fatto nazionale”.
Sui motivi che hanno portato alla nascita di Mdp, D’Alema ha sottolineato che la scissione dal Pd non è stata compiuta con l’intento di far perdere Renzi perché “bastava lasciarlo fare come ha fatto”.
Per D'Alema il segretario Dem non sarebbe altro che “una sorta di sciagura che dopo le europee ha perso tutte le elezioni possibili da solo e non per colpa nostra”.
CANCELLERI PRESIDENTE
Federica Argentati, 52 anni il prossimo 21 settembre, agronoma di Caltanissetta, trapiantata a Catania, è stata designata assessore all’Agricoltura dal Movimento Cinque stelle, se la vittoria sarà dalla sua parte. L'assessore della giunta a 5 stelle gestisce attualmente con la sua famiglia un’azienda agricola nell’entroterra siciliano ed è presidente del Distretto produttivo Agrumi di Sicilia; inoltre dal febbraio 2010 al 2014 è stata presidente di Confagri e componente del consiglio dell’ordine dei dottori Agronomi e dei dottori forestali della provincia di Catania.
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C’è pure il vecchio scudo crociato della Dc.
Ci sono gli l’autonomisti e ci sono pure in corsa per le elezioni
regionali i Forconi. Sono otto gli aspiranti governatori della Sicilia in campo
alle elezioni regionali del prossimo 5 novembre che "corrono" ma che hanno poche o zero speranze di riuscire. I media sono concentrati infatti sui tre principali
sfidanti:
--il
candidato del Pd e di Ap, Fabrizio Micari,
--l’esponente di Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, Nello Musumeci,
--e il
deputato regionale del M5s, Giancarlo Cancelleri.
Tutti i media sono convinti che fra Centro-Destra M5S Centro-Sinistra chi vincerà in Sicilia, poi in febbraio, vincerà a Roma, vincerà le elezioni politiche nazionali. |
Le regionali siciliane sono ritenute da tutti gli opinionisti come un preannuncio di chi andrà ad occupare Palazzo Chigi, a Roma, nella ormai imminente tornata elettorale nazionale (Febbraio 2018).
Chi vincerà (dei tre favoriti) nell’isola avrà un motivo in più per ritenersi favoritissimo alle
prossime politiche.
Le formazioni minori e alternative ruberanno voti ai
principali protagonisti della competizione del 5 novembre. Degli attuali 11
aspiranti presidenti, compresi Micari, Musumeci e Cancelleri, 5 hanno già corso
nel 2012, con risultati più o meno buoni.
La lista dei papabili governatori,
però, sarà in aggiornamento sino al 6 ottobre, quando scadrà il termine per le
candidature.
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