Il 2016 sta alle nostre spalle.
Il 2017 sta davanti a
noi e tutti desidereremmo che sciogliesse e risolvesse i tanti problemi che ad oggi
appaiono difficoltosi ad essere affrontati.
Per noi italiani ha
priorità su tutto è il nodo, quel nodo, del "lavoro".
Una generazione
di giovani sta arrivando alla maturità (35-45enni) senza avere mai conosciuto
il lavoro regolarizzato, il lavoro continuo, quello che può dare serenità e
dignità.
La crisi economica italiana dura da
più tempo che negli altri paesi. E purtroppo non mostra di voler cedere il
passo.
Il governo degli ultimi
tempi ha preferito la politica delle mance (bonus, regalie etc.) piuttosto che
puntare sugli investimenti, i soli che possono creare posti di lavoro.
Il Quadro ampio
A giorni si insedierà alla presdenza Usa Donald Trump e nei prossimi mesi
ci saranno le elezioni presidenziali in Francia e poi quelle politiche in
Olanda e in Germania.
La necessità di una legge elettorale “omogenea”
tra Camera dei Deputati e il Senato… sta tenendo impegnata la classe
politica inesperta e forse incompetente.
Il governo guidato da Paolo Gentiloni è nato su forte
spinta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo le dimissioni di
Matteo Renzi in seguito alla débâcle del Sì nel referendum, per assolvere
alcune necessità impellenti (emergenze terremoti, rappresentanza italiana sul
piano internazionale in importanti già previsti eventi, ma anche l’approvazione di una nuova legge elettorale) tutte questioni che …lasciano
aperte incognite e non è da escludere che le elezioni italiane non si svolgano
anticipatamente nel 2017.
Nei primi mesi dell'anno in Turchia è previsto un referendum costituzionale
tendente ad accentrare ancora di più il potere sul presidente della repubblica,
e sarà interessante vedere cosa potrebbe accadere anche alla luce dei numerosi
arresti voluti dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan dopo il tentato golpe
del 15 luglio 2016 e i frequenti attentati terroristici che insanguinano il paese.
Il 2017 si apre ancora con il conflitto in Siria e in Iraq.
Iniziato nel 2011 continua. La situazione di inizio di quest’anno vede i
ribelli siriani fortemente ridimensionati dopo la conquista da parte
dell’esercito fedele al presidente Assad che ha terminato la riconquista della
città di Aleppo con l'aiuto di Turchia e Russia.
L’Isis nel corso del 2016 ha visto un forte ridimensionamento del
proprio territorio, anche se controlla ancora la sua capitale, Raqqa, e al
termine dell’anno è riuscito a riconquistare la città siriana di Palmira.
In Iraq, Mosul, la principale città sotto il suo controllo è sotto assedio
da parte delle truppe irachene, che stanno combattendo nel tentativo di
riprenderne possesso.
Sarà interessante vedere se, con il cambio di leadership negli Stati Uniti,
dovesse esserci anche un cambio di strategia da parte di Washington in Medio
Oriente.
La maggiore vicinanza di Trump alla Russia di Putin potrebbe far cambiare
l’atteggiamento della Casa Bianca verso Assad, storicamente sostenuto dai
russi. Non sarà questo l’unico ambito in cui sarà interessante vedere se e
come cambierà l’atteggiamento degli Stati Uniti verso la Russia, ad esempio in
Ucraina, dove Trump potrebbe avere meno interesse a sostenere il governo di
Kiev in lotta con i ribelli filorussi dell’est del paese che puntano a
un’annessione alla Russia.
Non mancheranno eventi importanti nel corso del 2017. Il 25 marzo sarà una
data importante per l’Unione europea e la sua storia: il 60esimo anniversario
dei trattati di Roma, con i quali fu istituita l’organizzazione.
L’Italia ospiterà l’edizione annuale del vertice del G7.
Durante l’estate, Astana, capitale del Kazakistan, ospiterà l’edizione
dell’Expo dedicata all’energia. Sono tutte occasioni importanti per misurare le
convergenze o meno tra e dei Popoli del Mondo.
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