VITTORIO SGARBI, critico d'arte , opinionista, scrittore, personaggio televisivo
«Sì, ripeto, bisogna investire sulla bellezza. Anche limitandosi a lasciare certi luoghi come sono perché nulla ha più valore di ciò che è incontaminato. I modelli di sviluppo non devono essere esclusivamente industriali. Perché questo ha portato agli scempi di Bagnoli, Taranto, Termini Imerese. Si è investito invece sulla bellezza in luoghi come Capri, Ischia, Taormina, Ravello e il meccanismo ha funzionato. E oggi Siracusa rialza la testa grazie a Ortigia, quindi grazie al suo passato, e certo non per lo stabilimento di Priolo che addirittura si era ipotizzato dovesse sorgere sull’area dell’attuale oasi di Vendicari, vicino Noto.
A L'Unità avviene il licenziamento in massa dei giornalisti. Viene da chiedersi: il direttore è Staino o Altan ? |
Significa che questo declino è imputabile unicamente all’ignoranza di chi ci ha governato. Un dato clamoroso: in Italia ci sono 25 milioni di edifici, di questi: 12 milioni sono stati eretti dal sesto secolo avanti Cristo fino al 1960; tutti gli altri, 13 milioni, da quel momento in poi. Il caos estetico è evidente. Bisognerebbe fare come nel cibo».
«Carlo Petrini, inventore di Slow food, ha trasformato in economia quello che non era niente. Prima c’era un peperone e basta. Ora c’è il peperone Presidio slow food. Geniale. Andrebbe nominato ministro dell’Agricoltura, se non premier. Poi è arrivato Oscar Farinetti, che ha fatto diventare globale quello che era nazionale. Ecco, io voglio inventare la Slow Architecture. Che non prevede pale eoliche ma un ritorno all’edilizia con materiali tradizionali e dall’impatto estetico positivo».
Grazie dell'affetto e degli auguri. Medici e personale sanitario bravissimi. Sto bene. Presto torno al lavoro
JOSH EARNEST, alto funzionario dell' dell'Amministrazione Obama
"Le decisioni dell'Epa sono prese dai funzionari dell'Epa. Punto. Non sono a conoscenza di un coinvolgimento della Casa Bianca su questo caso specifico".
Il portavoce ha però aggiunto che Obama "si aspetta che i funzionari all'Epa facciano rispettare la legge mettendo in atto regole che sono scritte; come lo facciano esattamente, sta a loro".
GANLUCA PAOLUCCI, giornalista de La Stampa
Banche Marche, Etruria e Carichieti sono un affare. Almeno per Ubi Banca. Per tutti gli altri - banche, risparmiatori, correntisti e Stato - è una voragine che ha inghiottito quasi sei miliardi. Con la proposta vincolante di Ubi per le tre banche - che dovrà adesso ottenere il via libera da Bankitalia, mentre Carife verrà venduta separatamente - è possibile tracciare un bilancio della risoluzione decisa dal governo il 22 novembre del 2015. Fatti tutti i conti, il Fondo di risoluzione spenderà 4,3 miliardi.
Il Fondo deve le sue risorse ai contributi obbligatori del sistema bancario, ovvero di tutte le banche.
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