CORRIERE DELLA SERA
La piccola Grecia italiana ha il volto di 15 mila persone che hanno deciso di vivere nel nostro Paese. Le loro storie risalgono agli anni 80, quando i greci in Italia erano 60 mila, e ancora prima, con gli esili conseguenza della Dittatura dei Colonnelli fra il '67 e il '74.
Una comunità vivacissima e ricca di professionisti, spesso impegnata a promuovere eventi culturali. «Negli anni 80 sono venuta a studiare qui», racconta Sofia Zafiropoulou medico, originaria di Corfu e da tré anni presidente della Comunità milanese, «la prima emigrazione avvenne come conseguenza della Dittatura e anche allora artisti e intellettuali italiani vennero in nostro aiuto in ogni modo, da Michelangelo Antonioni a Marcello Mastroianni che firmarono appelli contro il regime; dai 60 mila greci che vivevano qui negli anni 80 e 90 oggi siamo in 15 mila, in buona parte divisi fra Milano (2.000 persone), Roma, Napoli e la Sicilia e molti sono medici, avvocati, ingegneri».
Zafiropoulou fra le tante creazioni della Grecia «Made in Italy» è particolarmente legata al Centro Culturale Ellenico milanese (www.centroeìienicoaicuitura.com) che nasce nel 2002 come emanazione della Comunità Ellenica fondata nel 1984. Da 15 anni è frequentatissimo da italiani, ben 200 studiano ogni anno qui greco moderno, per imparare i segreti della cucina greca e cimentarsi nei balli tradizionali come il ben noto syrtafci e i meno noti xasapiko, tsamikos.
Oggi i giovani scelgono Tirana o altre città dell'Est Europa per i loro studi: «L'Italia è diventata troppo costosa per le famiglie che devono mantenerli all'estero». La Comunità pensa anche ad agevolazioni economiche: la scuola elementare del Centro è gratuita per coppie miste italo-greche.
CONFRATERNITE DEL '500
Da Messina, la presidente della Federazione delle Comunità elleniche (prima donna a ricoprire questo ruolo) Olga Nassis racconta la sua Grecia italiana: «La presenza greca in età moderna risale al '500, le prime confraternite si stabilirono a Napoli e Venezia durante il Rinascimento, anche la comunità a Messina era molto numerosa fino al terremoto del 1908». Le tracce greche non sono solo quelle classiche: un itinerario nella Sicilia Orientale sui Monti Nebrodi, nel comune di Frazzanò, porta (www.medioevosicilia.eu) a San Filippo di Demenna: «È uno dei più antichi monasteri bizantini dell'Europa Occidentale» dice la Nassis «nei secoli successivi si trovano testimonianze ovunque nel Sud a cominciare dai 78 monasteri di rito greco ancora attivi nel '700».
In Calabria altri percorsi nella storia: il monastero greco-ortodosso di San Giovanni Theristis a Bivongi, fa parte di un itinerario bizantino fra Reggio Calabria e Rossano (müw.turiscalabria.ít). Per la diffusione culturale greca, la Federazione nazionale comprende 15 comunità fra cui Milano, Napoli e Palermo che curano eventi di ogni genere, dalla cucina allo studio del greco moderno.
A Roma, una curiosità: la Chiesa Greco-Ortodossa di San Teodoro in Palatino (õßá San Teodoro 7, tel. 06.6786624) propone corsi di musica bizantina. E sempre a Roma, fra i greci d'Italia più noti, vive l'artista Jannis Kounellis che ha partecipato per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 1972.
SALONICO DA SCOPRIRE
I residenti greci consigliano una scoperta di Salonicco, collegata all'Italia anche da voli low cost. La seconda città della Grecia si visita a piedi: il centro, fra la Città Alta e il mare, è un museo diffuso con testimonianze romane, bizantine, ottomane ed ebraiche. Nonostante la crisi, Salonicco ha mantenuto vivacità culturale e sociale: per un break i due mercati Modiano e Kapani sono il cuore diurno insieme all'area di Louloudadika con il mercato dei fiori. Per cena un ristorante da provare è quello gestito dalla famiglia Zithos (zithos.gr/en/) dal 1990 nel quartiere di Dorè. Ad alta densità di locali e ristoranti, la zona riqualificata di Ladadika, a ridosso del porto, è stata per secoli il centro del commercio dell'olio d'oliva con una forte presenza di mercanti ebrei, francesi e italiani.
Fabrizio Guglielmini
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