Gli arbëresh il sistema feudale
Non disponiamo ad oggi di studi sull'assetto
socio-economico dei territori di origine degli arbëresh
giunti in Sicilia nella seconda metà del XV secolo, del principato albanese creato da Scanderbergh.
Sappiamo comunque che
l'assetto feudale è tipico dell'Occidente carolingio e poi di tutti gli stati germanico-latini.
Nell'Impero Romano d'Oriente, dal cui crollo causato dai turchi, originerà poi l'emigrazione nel sud Italia degli arbëresh, la terra era assegnata dal
Governatorato del Thema (Regione militare) a tutte le famiglie rurali che
avevano però l'onere di difenderla -trasformandosi in soldati- in caso di
minacce dall'esterno.
Gli arbëresh giunti
in Sicilia e più specificatamente quelli giunti a Contessa non trovarono
solamente un mondo di lingua, religione e visione delle cose del mondo
differente; pure le relazioni socio-economiche fra gli esseri umani erano
improntate a parametri completamente differenti da come erano vissute sotto
l'Impero Romano d'Oriente e per breve periodo nel principato d Giorgio Kastriota.
Qui, in Sicilia, non esisteva un Governatorato del Thema che
assegnasse loro la terra, da difendere eventualmente al costo della vita.
Il Governatorato del thema bizantino di Sicilia era cessato cinque secoli prima con l'invasione islamica a cui era seguito il feudale regno normanno e poi quello angioino.
La
Sicilia del XV secolo, che costituiva un Regno, era nominalmente retta da un Vice-re che di
fatto non possedeva alcun potere se non quello di far conoscere il pensiero del lontano Re che legiferava su tutti i domini spagnoli, entro cui era inserito pure il Regno di Sicilia.
Di contro su Contessa, Calatamauro, Chiusa, Giuliana,
Burgio etc. dominava un nobile della famiglia Cardona, di origine spagnola.
Il signore deteneva il controllo della terra e
l’esercizio della giustizia civile e criminale, funzioni cui assolveva non direttamente ma ricorrendo a personale reclutato fra i suoi fiduciari e/o tra gli stessi abitanti
e, segnatamente, tra i membri di quell’élite che risultava in larga parte già
inserita negli ingranaggi del reggimento cittadino.
Questo ruolo a Contessa, lungo la storia feudale locale, sarà assolto dai LoIacono.
Proveremo in più tempi a tracciare modi e spazi di vita della comunità feudale locale fino all'emancipazione verso una società liberale e borghese prefigurata dalla Costituzione borbonica del 1812.
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