Incrocio Via Croja-Via Albania (Foto di Piero D Miceli) |
Il segnale è chiaro e non ammette dubbi: la rete di illuminazione pubblica di Contessa Entellina non offre garanzia alcuna di sicurezza ed incolumità nè ai cittadini nè ai beni (p.e.: automobili posteggiate).
Ancora un palo dell'illuminazione pubblica, a distanza di alcune settimane da quanto accaduto in via Pietro Nenni, nella notte si è accasciato e ramazzato a terra. Per fortuna nell'ora della notte in cui il fatto è avvenuto e in quell'area che a Contessa Entellina viene usata come posteggio di automobili per chi si reca in piazza Umberto, negli uffici municipali e/o in quelli postali, non si trovava nessun autoveicolo e -soprattutto- nessuna persona.
La frequenza di fatti analoghi non lascia dubbi: qualsiasi struttura di servizio pubblico (si tratti dell'acquedotto, della rete di illuminazione etc.) necessita di manutenzione.
Non è immaginabile che i "pali" che stanno conficcati a terra dopo venti e/o trent'anni, privi delle previste prestazioni, non arrugginiscano e poi non crollino.
Finora nulla di grave è accaduto.
Chi ha l'onere di occuparsene però non attenda ancora.
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