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lunedì 2 maggio 2016

Canone Rai. Rinviato al 16 maggio il termine ultimo per evitare l’addebito automatico

Di interrogativi sul nuovo sistema di pagamento del Canone ne restano abbastanza.
Il Consiglio di Stato ha dato il suo via libera al provvedimento di modifica delle modalità di pagamento dell’abbonamento Rai. Ha accolto in sostanza le proposte avanzate dal ministero dello Sviluppo.
Nella formulazione del Consiglio di Stato c’è un passaggio secondo il quale «la formulazione delle disposizioni è eccessivamente tecnica» e quindi tale da essere travisabile dal cittadino.
Gli interrogativi maggiori riguardano la definizione di apparecchio televisivo. In sostanza i giudici del Consiglio di Stato ritengono che la definizione ministeriale rischia di non restare al passo con le novità tecnologiche, vedasi tablet e smartphone (finora escluse dal provvedimento), dalle quali però è possibile vedere i canali della tv digitale in streaming.
ll Corriere della Sera ha stilato una guida in dieci punti.

Come si paga
1) Il canone RAI a partire dal 2016 si paga con la bolletta elettrica. La semplice intestazione di un’utenza domestica di energia elettrica è motivo sufficiente per presumere il possesso di una televisione e chiedere di conseguenza il pagamento del Canone RAI.
2) Il canone scende a 100 euro, e si paga in dieci rate da 10 euro. In questo primo anno di applicazione, il 2016, il primo pagamento avverrà con la bolletta elettrica di luglio, che conterrà anche le rate da gennaio a giugno (60 euro).
Quante volte si paga
Il canone si paga solo una volta anche se si possiedono più abitazioni dotate di televisore.
Una eccezione è costituita da  quella dei coniugi con diversa residenza anagrafica, che pagheranno due distinti canoni.
Chi ha diritto all’esenzione
In linea generale è di non possedere un televisore inteso come un apparecchio collegato al digitale terrestre o segnale satellitare. Quindi, un contribuente che possieda una vecchia tv che non prenda il digitale terrestre o il segnale satellitare non deve pagare il canone. Un computer o un tablet, attraverso i quali si possono guardare trasmissioni via Internet, non comportano obbligo di pagamento del canone RAI.
L’autocertificazione
La richiesta di esonero va presentata utilizzando l’apposito modulo di esenzione, pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, della RAI, e del ministero delle Finanze.
La disdetta vale per il solo anno in cui è stata chiesta, quindi la richiesta di esenzione va poi ripresentata di anno in anno (è una novità rispetto alle regole precedenti).
La procedura online o scritta
La dichiarazione di non detenzione si presenta online, attraverso l’apposito servizio dell’Agenzia delle Entrate attivo da lunedì 4 aprile 2016, oppure utilizzando il modello cartaceo, da inviare per posta, via raccomandata, all’indirizzo Agenzia delle Entrate, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino.
La nuova scadenza
La scadenza per la consegna cartacea (inizialmente prevista al 30 aprile) è slittata al 16 maggio.
E’ sempre possibile rivolgersi a un intermediario. Ritardi: chi presenta la dichiarazione di non detenzione dopo i termini sopra indicati ma entro il 30 giugno 2016, avrà l’esenzione per il solo secondo semestre 2016.
Retroattività negata e applicazione
Le nuove regole si applicano dal 2016. Significa che non si può inviare attraverso la bolletta elettrica un arretrato relativo a un mancato pagamento del canone RAI degli anni passati.
L’addebito, anche sulla pensione
Il pagamento attraverso la bolletta sostituisce i precedenti bollettini e tutti gli altri eventuali metodi di pagamento, tranne uno: resta possibile pagare attraverso trattenuta sulla pensione, per chi ha assegni inferiori a 18mila euro annui. Bisogna presentare domanda entro il 15 novembre dell’anno precedente.
Casi particolari
I contribuenti con più di 75 anni e reddito fino a 8mila euro.
Non riguarda le imprese
La riforma del canone Rai in bolletta riguarda le utenze domestiche e non le imprese, né negozi o, in generale, coloro che pagano il canone speciale Rai.
Per queste utenze, le regole restano invariate.

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