Silvio Cuffaro, fratello del mal più noto Totò, ha già
indossato la fascia Tricolore in qualità di sindaco di Raffadali e sta dandosi
da fare per la festa di ringraziamento con i suoi elettori di domenica 14
giugno.
Piero Giglione, l’avversario politico le cui preferenze si
sono fermate a cinque schede dalla vittoria, vuole provare fino alla fine e ha
annunciato il ricorso al Tar sui risultati delle elezioni.
Cinque
voti di scarto in una cittadina, Raffadali, di poco meno di 13.000 abitanti
fanno obiettivamente rabbia.
A noi di
Contessa Entellina -i cinque voti di scarto- ci riconducono con la memoria ad
alcuni decenni fà: agli ultimi anni settanta del Novecento. La Sinistra locale
vinse le elezioni amministrative con cinque voti in più (però alcune decine di
voti gli erano stati annullati da un presidente di seggio perchè le matite copiative
erano state -probabilmente- leccate prima di apporre la crocetta sul simbolo).
In quella occasione la Destra locale (o meglio, la Democrazia Cristiana)
decise di proporre ricorso al TAR-Sicilia. Seguirono vicissitudini e lungaggini che,
alla fine, confermarono la vittoria della Sinistra con sindaco Francesco Di
Martino.
Cinque
voti, ma sempre cinque voti in più sono.
Tornando
a Raffadali, riportano i giornali che Giglione vuole provare a capire, dice infatti: «Non so quale sarà l’evoluzione di questa vicenda. Confido
nell’operato dei giudici amministrativi ai quali ci rivolgeremo per fare piena
chiarezza, per cercare di riportare la partita giocata dentro i binari della
regolarità sulla scorta di gravi anomalie che abbiamo riscontrato in alcune,
decisive, schede".
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