La linea guida dell'Enciclica di Francesco "Laudato Si' " è la difesa dei poveri, ai quali i governi liberisti oggi in sella in Occidente fanno pagare sia la crisi finanziaria con connesso salvataggio delle banche, sia quella delle risorse fondamentali del pianeta.
Secondo Francesco, esiste una marcata disparità ed ingiustizia, tra ricchi e poveri nel mondo.
Il liberismo, il mercato libero e senza regole è una delle cause di questa situazione. In un certo senso il papa rivaluta il ruolo dello Stato regolatore, punto di forza della socialdemocrazia fino a qualche decennio fa'.
Il papa torna a parlare di decrescita, di grave conflitto su una risorsa fondamentale come quella dell’acqua, e non solo di un “diverso stile di vita”.
Francesco propone un nuovo umanitarismo e solidarismo internazionale e quasi riferendosi alla situazione di queste ore condanna i respingimenti di coloro che nel mondo chiedono aiuto.
Vi è un intreccio tra povertà e sfruttamento delle risorse. Il mondo peggiora per i guasti introdotti dall’uomo sulla natura. L’invito a volare alto, ad andare alle radici dei conflitti, a individuare soluzioni per il mondo in nome di un internazionalismo umanitario si fonda su un messaggio che invita a strategie che guardano ai valori di fondo e non alle opportunità presenti. Oggi nessuno, nello scenario politico, offre questa prospettiva indicando a coloro che stanno meglio di stare un po’ meno bene per elevare il livello di vita di chi soffre. Non dovrebbe essere compito di un Papa, ma nella crisi generale di tutti gli uomini di stato e' Bergoglio che si eleva a gigante.
Riflessione
Lasciare solo alla Chiesa un messaggio sui valori di fondo di giustizia e di solidarietà, mentre nel mondo si erigono muri e si schierano eserciti per impedire a chi chiede aiuto di soddisfare un’esigenza vitale, è un segnale grave sullo stato scadente dei politici attuali.
I politici, di destra e anche di sinistra in Italia, in Europa e nel mondo, sono purtroppo dei pigmei rispetto al livello e alle stature che servirebbero.
Il Papa muove una globale contestazione della nostra società in nome di una nuova globalizzazione umanitaria.
Rifletta la sinistra dei nostri giorni che appare subalterna ai poteri forti della finanza, della industria e degli egoismi nazionali, divenendo pertanto ancella della destra.
E' assurdo nella logica di una Sinistra che voglia essere dignitosa che la crisi della finanza originata dalle banche si sia trasferita sui popoli e che le regole dell’euro oggi abbiano seminato povertà e disoccupazione.
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