A metà di giugno.
Per la precisione il 16 giugno, per gli
italiani incombe il «tax day», la scadenza entro cui bisognerà mettere mano al
portafoglio per pagare gli acconti di Imu, Tasi e non solo.
Si tratta di quasi 12 miliardi di euro dei quali 9,7 per
l'Imposta municipale unica (imu) e 2,3 per la Tassa sui servizi indivisibili
(dei quali 1,8 miliardi per le prime case).
Per quello che valgono le medie, si stima che a livello
nazionale il costo annuo per la Tasi 2015 sia di 180 euro a famiglia dei quali
la metà, 90 euro, vanno pagati entro martedì prossimo, 16 giugno.
Secondo un rapporto del Servizio politiche territoriali della
Uil, nelle città la Tasi pesa mediamente 230 euro a famiglia. «Passano gli anni, si cambiano i nomi alle imposte, ma resta
l'impatto assolutamente intollerabile che il fisco locale ha sugli stipendi e
pensioni», commenta il segretario confederale Guglielmo Loy.
Dovranno andare alla cassa, cioè in Banca o alla Posta, entro
martedì anche le persone fisiche che compilano il modello Unico e anche i
contribuenti senza sostituto d'imposta che presentano il 730 e risultano a
debito.
Si paga entro il 16 anche la cedolare secca sugli
affitti.
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