Rosario Crocetta, il rivoluzionario, colui che doveva
cambiare il volto della Sicilia, non sa amministrare però da bravo
rivoluzionario sa contestare.
Alla prossima tornata elettorale i siciliani devono scegliere: vogliono alla guida dell'isola un rivoluzionario delle chiacchiere oppure un buon politico-amministratore ?
Lo Stato ha incamerato, stando a quanto scrivono i giornali,
i soldi comunitari (1,2 miliardi di euro) che in sette anni la Sicilia non è stata
capace a spendere per mancanza di ideazione, progettazione, esecuzione e
verifica.
Lo Stato, in prossimità delle scadenze (quando i soldi
sarebbero tornati a Bruxelles), ha incamerato i soldi per, immediatamente,
impiegarli.
Ed ecco spuntare il rivoluzionario che grida, rivendica (da
comunista ?) l'appartenenza (la proprietà ?) di quei soldi alla Regione
Sicilia.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Del Rio, ha
accusato Crocetta di essere (con i predecessori) il principale responsabile
dell'iniziativa di avocare a Roma quelle disponibilità finanziarie: Non siete capaci di spenderli, è il senso del provvedimento.
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