Nelle società dell'antichità greco-romana ad affermarsi erano
i "forti", i "furbi".
Erano società in cui chi era
sprovvisto delle caratteristiche ricordate restava nella vita dei servi, degli
schiavi.
Nell'Europa medievale e poi in quella della modernità feudale
e poi capitalista ad affermarsi erano i grandi detentori di ricchezze e di
disponibilità finanziarie.
Nell'Italia di oggi ad affermarsi sono coloro che si pongono al servizi dei "poteri forti", quei poteri che presidiano i
grossi gruppi finanziari, posizionati indifferentemente all'interno del belpaese o all'esterno. Questi "gruppi" decidono le sorti del paese non esponendosi in prima persona ma attraverso
"marionette" da loro scelte che operano nella politica, nella economia e nei centri
decisionali.
La società italiana odierna è appiattita, non è
affatto divenuta più democratica, no, anzi la tendenza è in direzione delle invenzioni di "mattarellum", "italicum" e cianfrusaglie varie per far decidere pochi strati della
popolazione, .. per allontanare dai seggi quanti più cittadini possibile.
Ci vogliono e ci stanno americanizzando (... vogliono che ai seggi si rechi solamente il 30% degli aventi diritto).
La sensazione è che chi regge (per davvero, dietro le
quinte) il potere voglia mortificare la grande speranza che dovrebbe
essere propria di ogni membro di una società democratica: diventare migliore.
In Italia, nell'ultimo ventennio, i peggiori, i ladroni, gli ignoranti e gli
incompetenti li ritroviamo in tutti i posti di guida, di responsabilità.
Le figure di riferimento dominanti, nel grande spettacolo
pubblico odierno, che tutto ricomprende, non ultima la politica, non tendono
verso l’eccellenza, verso il bene generale, verso la grandezza complessiva del
paese, ma esprimono piuttosto la traduzione in stereotipi di massa di un
melassoso mix di quegli istinti che sarebbe meglio rimanessero nella sfera
privata, della rivendicazione arrogante dell’ignoranza e del senso comune,
dell’intimità, del dolore, dei sentimenti, che ci vengono quotidianamente
consegnate dal sistema dei media.
Alla ricerca dell’audience, che sia consenso politico o
numero di lettori o spettatori.
Per l'Italia, inserita in un contesto continentale e mondiale
di competizione, non c'è speranza.
Chi può, perchè detiene il vero potere (da dietro le quinte), ha deciso che il peggio della
società deve esprimere l'immagine del paese.
Perchè ?
perchè i grossi gruppi che ci controllano hanno interessi da far sviluppare altrove.
A noi hanno assegnato ... il governo dei mediocri, ed anche quello dei peggiori.
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