Rispondendo dal suo Blog a un lettore, pochi giorni fa, spiegava: «Putin è accusato di tutte le nefandezze. Prima, quando era molto amico dell'Occidente, nessuna accusa.
Adesso, da quando difende gl'interessi nazionali della Russia, è diventato un
dittatore da eliminare. Che sia stato lui a fare uccidere la Politkovskaja è
una accusa senza il minimo fondamento.
Che in Russia si uccidano i giornalisti
perché fanno il loro mestiere è vero. Da noi si sono uccisi magistrati per
decenni. Negli Stati Uniti la polizia spara sui neri, anzi sui bambini neri. Ma
il livello degli scandali occidentali è manovrato politicamente. Per cui il
pubblico "vede" le nequizie russe (tutte addebitate al
"dittatore") ma non vede quelle occidentali, che vengono dimenticate.
Diritti umani? In Russia la pena di morte non c'è più, negli USA c'è ancora. In
America c'è meno libertà religiosa che in Russia. I gay esistono e vivono
normalmente, né meglio né peggio che in Italia. Sono visibili e non si
nascondono affatto. Non è considerato giusto consentire matrimoni gay e tanto
meno adozioni. Ma queste sono opinioni largamente maggioritarie in Russia e
anche in Europa e, dunque, compito di un dirigente politico è tenere conto dei
sentimenti popolari prevalenti. Si può dissentire dall'opinione popolare e
introdurre norme che si ritengono più progressiste, ma questo lo devono
decidere i russi e non noi. Altrimenti ci arroghiamo diritti che mai
consentiremmo ad altri. Insomma la nostra presunzione è senza limiti e il
nostro senso della storia e il rispetto per la storia altrui sono molto bassi».
MASSIMO FRANCHI, giornalista
Olimpiadi . Il
premier annuncia la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. A due setimane
dall’inchiesta "mafia capitale" un fiume di 6 miliardi di euro si
riverserà sulla città. E tutti applaudono. Il numero uno del Coni Giovanni
Malagò era a capo dei Mondiali di nuoto 2009. Finiti fra scandali, arresti e
opere incompiute. Alemanno presentò il progetto per Roma 2020: voleva costruire
il Villaggio olimpico in una zona a rischio esondazione
SILVANO MINIATI, già sindacalista
Per mesi siamo stati sommersi da slogan ad effetto che
cercavano di convincerci che il semestre di presidenza italiana dell’Europa
avrebbe portato vantaggi certi e soprattutto una ventata di ottimismo per il
futuro dei cittadini italiani. Un periodo che avrebbe consentito di dare corpo
al nostro impegno per “cambiare verso”. Nessuno attendeva o pretendeva
ovviamente miracoli. Ma quando assistiamo alle prime cerimonie per il passaggio
del testimone all’Inghilterra viene spontaneo domandarci quando il semestre sia
davvero iniziato e quali risultati abbia dato.
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