Nell’ambito del
progetto culturale “Contessa Entellina, la sua storia”, dalla Amministrazione
comunale sono raccolti e pubblicati in due volumi (il primo nel 1995 ed il
secondo nel 1998), mediante ristampa anastatica, monografie di vari autori riguardanti storia e territorio di questo piccolo comune
fino all’inizio del secolo XX.
Il secondo volume, dedicato all’antica città di Entella, di cui si trovano notizie nelle
opere di Cicerone, Diodoro Siculo, Strabone, Plinio, Servio, Silio Italico,
ecc. riporta i testi delle seguenti opere:
- Nino Chetta “Entella” (Bordighera, 1937)
- Nicolò Lojacono “Entella ed il Crimiso”
(Araldo di S. Margherita Belice, 1963\64)
- Felice Chisesi “Entella, il Crimiso e la
battaglia di Timoleone” (Roma, 1929)
- Francesco Aloisio “Rocca di Entella” (Mazara,
1940)
- Stefano Morello “Quaresima 1910” (Poesia
dedicata a Contessa Entellina, colonia italo-greco-albanese).
Sulla rocca omonima, ancor
oggi nota nel territorio di Contessa Entellina, in posizione strategica al
centro della Sicilia occidentale (equidistante da Erice, Selinunte e Segesta), secondo
alcuni storici Entella è fondata nel 1177 a . C. da Entello, suo
primo re, che ospita Enea durante la sua sosta in Sicilia, e partecipa ai
giochi organizzati per i funerali di Anchise (Eneide, libro V, 553 -691).
Secondo Strabone, e come
documentato da monete e da altri reperti archeologici trovati nel luogo dove
sorgeva, circondata da un vasto territorio fertilissimo (produceva ottimi vini
e grano), Entella è una fiorente e potente città - troiana, greca, cartaginese,
campana, romana, cristiana e musulmana – sotto le
varie dominazioni straniere in Sicilia.
Viene distrutta sotto
Federico II durante la guerra contro i Saraceni
nel 1246.
I vari studiosi, sopra
citati, che si sono interessati di Entella
auspicavano, per una migliore conoscenza di Entella, una campagna di
scavi da cui sarebbero emersi dati utili per chiarire alcune incertezze e
lacune della sua storia.
A seguito delle varie
campagne di scavi, condotte dalla Scuola Normale Superiore di Pisa dal 1983 ad
oggi, si possono visitare i resti
dell’antica città di Entella portati alla luce e vedere i numerosi reperti
archeologici raccolti nel museo (Antiquarium “G. Nenci”), aperto nel 1995 a Contessa Entellina.
Nella memoria popolare dei comuni
limitrofi, Entella è molto viva ancor oggi sia per la storia sia per le varie leggende
tramandate per secoli (mostri, incantesimi, tesori nella grotta di Entella,
ecc.).
La parola
Entella oggi è presente a Contessa per indicare il sito dell’antica città, un
feudo, la Rocca omonima ed anche alcune attività (Bar Entella, Emporio Entella,
Cooperativa Entella, ecc.).
Entella in
Liguria è anche il nome di un fiume (presso Chiavari) e di una associazione
ippica.
A Lugo di
Ravenna,Giuseppe Raviotta gestisce la rosticceria “Entella” a ricordo della città che una volta sorgeva
nel territorio del paese natio.
(Calogero
Raviotta, dicembre 2014)
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