Avvicinandosi la
data del centenario dalla nascita del Sindaco Santo come
lo chiamavano in città, si susseguono
le manifestazioni più o meno
ufficiali che lo ricordano, l’ultima l’altro
giorno alla Camera dei Deputati che ha ricordato
la sua presenza nella Costituente
e poi come Sottosegretario nel Governo
Fanfani.
Ieri il candidato alle primarie del Pd, Matteo
Renzi, attuale Sindaco di Firenze
si è recato a Pozzallo
per fare visita alla sua casa
natale.
Giorgio La Pira nasce a Pozzallo ( RG ) nel 1904, dopo
aver trascorso l’infanzia nel suo paese natale si trasferisce per
studiare dagli zii a Messina,
qui vi respira
i fermenti intellettuali tipici
di una città in piena ricostruzione, vi
frequenta i Circoli intellettuali e
conosce tra gli altri Quasimodo e il
giurista Pugliatti, forse per influenza di quest’ultimo si iscrive a
Giurisprudenza e poco prima della Laurea si trasferisce a Firenze al seguito del Prof. Betti suo
relatore della tesi sulle successioni
testamentarie.
Dopo due anni di perfezionamento sul Diritto Romano in Germania, a 27 anni
diventa Professore supplente di
Diritto Romano nell’Università di Firenze.
Subisce le discriminazioni della Dittatura fascista ed è costretto a
chiudere successivamente due Riviste da lui fondate ed a
fuggire da Firenze nottetempo.
All’indomani della
Liberazione partecipa alle elezioni per la Costituente della Repubblica, militando nell’Area
cattolica di Dossetti della Democrazia cristiana.
Diventa anche
Sottosegretario del Ministro
Fanfani a cui fornisce grande collaborazione di idee
e di progetti per
l’Italia, uno dei quali rimarrà
memorabile: il Piano case popolari
che Fanfani non solo approva ma
applica in tutta Italia e specialmente nelle aree meridionali dove
più forte appare il bisogno della casa.
Si presenta come
candidato a Sindaco di Firenze e
ottiene la vittoria, proclamando solo
pochi obiettivi che però rimarranno incisi nella memoria dei Fiorentini, uno di
questi era: < pane, casa
e lavoro> e ancora,
< ricostruire
i ponti e abbattere i muri > e in effetti nella sua Firenze
tanti furono i ponti da ricostruire nel dopoguerra, altre
idee che mise
poi in pratica: < una casa
per vivere , un ospedale per
curarsi, una chiesa per pregare, una scuola per studiare > .. ..infatti
secondo La Pira i quartieri
delle città che da ricostruire,
dovevano avere queste principali offerte di servizi ai cittadini … per
trasformare i quartieri
periferici da collegare col centro
… in piccole città vivibili a misura d’uomo.
Anche il grande
architetto Le Courbusier si interessò al suo progetto di Quartiere ideale, finalmente realizzato nella sua di Firenze: il quartiere dell’Isolotto ….
La periferia diceva il Sindaco deve
essere un centro che ha tutto, e
non solo .. ogni mattina
visitava una scuola diversa .. ove
la mensa dispensava il latte
e il pranzo del Piano Marshall
per tutti i bambini che chiamava piccolo
cittadini, … ne ricercava
il benessere e anche il
contributo di idee innocenti che
stava ad ascoltare con grande interesse.
Per il lavoro dei
suoi concittadini poi si batte come un leone,
e in special modo per il
centro siderurgico Nuovo Pignone che
contava circa duemila operai a rischio licenziamento.
Infatti per molti e molti anni il Nuovo Pignone ha rappresentato un motore
dell’economia della zona … mentre La Pira
vi vedeva non solo una prospettiva di benessere economico ma
anche un modello di prospettiva di crescita che coniugava scienza
e ricerca e persona umana
per la creazione di un modello
di formazione continua dei lavoratori alle
nuove forme di lavoro.
In quel tempo La Pira aveva
anche dei grandi nemici che vedevano in lui più un
sovversivo che un uomo delle Istituzioni moderato, uno tra
tutti il più famoso era il giornalista Indro Montanelli che
lo soprannominava con termini del tipo: < comunistello
da sacrestia > ma non solo
… anche dall’interno del suo
schieramento di maggioranza La
Pira riceveva rimbrotti
abbastanza duri …Don Sturzo
lo definiva <
statalista dei poveri > e
altri più benevoli lo chiamavano < un mistico in politica > mentre
allo stesso La Pira piaceva definirsi un Sindaco per la pace
nel mondo.
Infatti La Pira combatte
con tutti i mezzi contro le guerre
e per la pace a partire
dalla guerra che in quei
tempi gli Americani combattevano in Vietnam per
fermare l’ avanzata dei vietcong
verso il Sud Vietnam … e per la Pace …
compie anche diversi viaggi simbolici per incontrare le parti in causa ..
Muore a Firenze il 5
Novembre del 1977, terziario domenicano
nel Monastero dove aveva vissuto fino ad allora, Servo di Dio
per la chiesa cattolica.
NG
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