La signora Rosy Bindi non vuole andare a casa sua a godersi il vitalizio che sarà verosimilmente quasi pari all'indennità oggi percepita.
E' stata per cinque legislature in Parlamento e non ha combinato il resto di nulla. Figurarsi: non si è nemmeno accorta che un suo amico, un suo collega parlamentare aveva investito i soldi dei cittadini, detenuti dal "gruppo" in cui lei si ergeva a "pasionaria", in Canadà. Investimenti immobiliari non per aprirvi delle sezioni di partito, no. Per ..., non sapremmo dire.
Lei si giustifica di essere stata una semplice militante nel partito margheritino, e si scorda che mai nessuno è divenuto ministro della sanità facendo il semplice militante in un partito.
Lo descrive come se fosse Silvio Berlusconi in persona.
La signora è assolutamente contraria all'ipotesi renziana di taglio (e peggio ancora di eliminazione del finanziamento pubblico ai giornali, ai partiti, ai sindacati, ai patronati, ai ... .
Si erge a guardiano del sistema che ha affossato l'Italia. Non le passa per la testa che se io preferisco:
-un partito,
-un sindacato,
-un Patronato,
-un giornale,
-una pizza
-una vacanza
devo pagare con i soldi del mio portafoglio e non con i soldi pubblici.
Chi vuole comprarsi la casetta in Canadà, come l'amico Lusi, non vada in Parlamento vada a lavorare a sudare, non si erga a detentore di "verità" per fregare i contribuenti.
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