La Camera, con 424 voti favorevoli e 78 contrari, ha votato la fiducia posta dal Governo sull’approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell’articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, recante disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali.
Il provvedimento passera’ poi all’esame del Senato.
Si tratta di un articolato provvedimento che mira a porre un
freno immediato a sprechi ed usi impropri delle finanze pubbliche a livello
locale. Seguiranno presto altri provvedimenti che comporteranno una proposta di
revisione della ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni al fine di
assicurare un assetto razionale ed efficiente, con l'eliminazione di
sovrapposizioni e duplicazioni burocratiche e chiameranno regioni ed enti
locali a concorrere agli obiettivi di finanza pubblica, al consolidamento dei
conti e al rispetto del pareggio di bilancio.
La riforma del Titolo V° della Costituzione del 2001 ha ridisegnato l'assetto istituzionale del Paese attribuendo alle amministrazioni territoriali nuove competenze e responsabilità con conseguente incremento dei trasferimenti erariali, in particolare per la sanità e il trasporto locale. Secondo i dati diffusi da CGIA Mestre a settembre 2012, nell'ultimo decennio la crescita della spesa delle Regioni è stata del 74,6%, pari a 89 miliardi di Euro. Nel 2010 (anno a cui risale l'ultimo dato disponibile riferito ai bilanci di previsione) le uscite complessive delle Regioni hanno superato i 208,4 miliardi di Euro.
L'aumento del deficit di bilancio di molte amministrazioni è il risultato, oltre che del ricorso all'indebitamento, anche dell'utilizzo opaco dei fondi da parte di alcune regioni e di un sistema farraginoso di controllo e valutazione delle performances.
La riforma del Titolo V° della Costituzione del 2001 ha ridisegnato l'assetto istituzionale del Paese attribuendo alle amministrazioni territoriali nuove competenze e responsabilità con conseguente incremento dei trasferimenti erariali, in particolare per la sanità e il trasporto locale. Secondo i dati diffusi da CGIA Mestre a settembre 2012, nell'ultimo decennio la crescita della spesa delle Regioni è stata del 74,6%, pari a 89 miliardi di Euro. Nel 2010 (anno a cui risale l'ultimo dato disponibile riferito ai bilanci di previsione) le uscite complessive delle Regioni hanno superato i 208,4 miliardi di Euro.
L'aumento del deficit di bilancio di molte amministrazioni è il risultato, oltre che del ricorso all'indebitamento, anche dell'utilizzo opaco dei fondi da parte di alcune regioni e di un sistema farraginoso di controllo e valutazione delle performances.
I dati diffusi dal Ministero dell'Economia (Siope) e dal
commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa confermano che
questi elementi, insieme, hanno creato un sistema inefficiente ed
economicamente insostenibile."
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