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giovedì 1 novembre 2012

Ricordo dei defunti. Ma i ladroni di milioni di euro finiscono pure essi sotto la fredda terra ?

Già da oggi la gente, in Sicilia, si reca in massa nei cimiteri per porre un fiore sulla tomba dei propri cari che non sono più. Altri accendono un cero e tutti si soffermano per riflettere, ricordare, proitterarsi in un lontano modo di esistere (o di non esistere).
E' una antica e buona tradizione.
Un angolo del Cimitero Comunale di Contessa Entellina
E' buona ai nostri giorni in cui tanti, troppi, personaggi della vita pubblica, per non dire tutti, "rubano" pensando che l'arricchirsi a spese altrui sia il meglio, l'ottimo, dei giorni che si possano vivere per le strade del pianeta.
Rubano, imbrogliano, soffocano il prossimo e con caparbietà ritengono di vivere meglio, di essere più furbi, di chi possiede poco, o comunque meno di loro che, comunque, sono e vanno chiamati "LADRI".
Questi "ladri" non si recano in questi giorni nei cimiteri e perdono quell'importante attimo di riflessione davanti alle tombe di chi non è più.
Questi ladri, nonostante i milioni di euro rubati alla collettività, sono poveri, sono miseri perchè -a loro- manca il convincimento, manca la riflessione, che l'avere rubato non li esonera dal finire pure loro sotto la fredda terra.
Poveretti ! 

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