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martedì 17 maggio 2011

Una cosa è l'intimo cristianamente doveroso sentimento di carità; altra cosa è creare un partito che gestisca la cosa pubblica su ispirazione ... di Cuffaro

Sicilitudine
Sta scontando la condanna definitiva a sette anni per avere favorito la mafia. Toto Cuffaro in sedi pubbliche, in sedi politiche, nelle platee, riscuote applausi, fa scattare in piedi, viene evocato come grande uomo dal segretario siciliano del Pid (partito nato da una scissione udc), Nino Dina, viene supposto 'padre politico' da uomini politici.
Romano Saverio, ministro in quota Pid
E giù applausi all'appuntamento di questo strano partito (Pid); Dina, segretario di un partito che esiste in funzione di Cuffaro ha elogiato: “Grazie Cuffaro, per la tua umanità, sei un esempio di pazienza e dignità. Noi tutti dobbiamo raccogliere il tuo testimone”.
Qualcuno definisce il condannato in terzo grado, con sentenza di Cassazione “padre politico di tutti noi, un esempio di vita”. A tanto nessuno osò nemmeno con Craxi, che la condanna la ebbe in primo grado.
Riportano i giornali che a questo recente appuntamento del Pid qualcuno arriva a dire “temi come lotta alla mafia e clientelismo ci sono stati tramandati anche da Totò, che ha messo in atto tantissime iniziative contro la mafia e il malaffare”.
Viene da sospirare:
Sicilia terra strana !
Ministri della Repubblica strani !
Se si crea un partito sull’ispirazione di un detenuto, è segno che la Sicilia è priva di valori e di idealità. Per noi è segno che tutto è finito, con c’è futuro.

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