A dicembre, ha annunciato la Fiat, chiuderà lo stabiilimento di Termini Imeresi; finora però non è stato individuato il tanto promesso progetto alternativo che deve assicurare l’occupazione dei lavoratori che lavorano in quei capannoni.
Secondo il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, “la vertenza Fiat è ancora una questione aperta, l’accordo di programma siglato a Roma lo scorso febbraio, rappresenta un punto di partenza per conseguire l’obiettivo di mantenere i posti di lavoro attualmente presenti nel territorio con Fiat e l’indotto”.
Oggi siamo ancora senza uno scenario chiaro e definito. Appena qualche giorno fa il Governo regionale e il Parlamento siciliano - ha detto il sindaco - avrebbero dovuto considerare la possibilità di approvare una norma speciale per Termini Imerese che semplificasse le procedure burocratiche necessarie per consentire l’insediamento di nuove imprese e la realizzazione delle infrastrutture dell’area industriale termitana. Purtroppo abbiamo appreso con amarezza, che il dibattito parlamentare per l’approvazione della finanziaria regionale ha cancellato la nostra proposta.
Il 31 dicembre è sempre più vicino e ciò deve indurre a passare dalla parole ai fatti”.
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