Cristiani in Medio Oriente. L’Occidente si disinteressa
Degrado palermitano |
Girare per i quartieri vecchi di Palermo, Ballarò, vicoli che danno su via Maqueda e su tutta la vasta area del centro storico è interessante: molte di queste zone ormai sono occupate da extracomunitari. In queste zone è facile notare locali che fungono da ambienti per la preghiera mussulmana.
Si può con la fantasia tornare a mille anni fa quanto Palermo era la città mussulmana più grande della Sicilia. Nessun palermitano mostra segni di non condivisione o di prese di distanza da queste comunità vive che conservano usi, costumi e religiosità dei paesi di origine. Palermo è sempre stata centro di incontro di civiltà.
Quartieri degradati di Palermo |
La televisione ed i giornali ci ricordano, di contro, in servizi in cui tuttavia scarsa è l’emotività degli autori che in Iraq, in India, in Egitto, in Turchia, in Pakistan, in Indonesia, giornalmente c’è uno stillicidio di attentati ai danni di residenti in quei paesi che hanno il solo torto di essere stati battezzati al Cristianesimo dai loro genitori. In Iraq ad essere sterminati sono iracheni che in quella terra si trovano da generazioni, da secoli prima che arrivassero gli arabi ed i mussulmani. Eppure ai loro danni è in corso una persecuzione che ha un solo fine: costringere questi residui di cristiani ad emigrare a lasciare la terra che da millenni è stata la loro terra. Il tentativo ha successo, infatti nel periodo di Sadam Hussein in Iraq vivevano cinquecentomila cristiani ed oggi essi sono ridotti a centocinquantamila.
L’Occidente vede, legge, gli episodi ai danni dei cristiani come fatti interni a quei paesi e non ritiene di dover intervenire con pressioni adeguate di tipo politico sui governi a guida islamica. L’Occidente col suo atteggiamento disinteressato è solamente “tollerante” o piuttosto “decadente” rispetto ai valori che hanno costituito la sua storia ? Nessuno di certo immagina crociate, ma stipulare accordi economici con Gheddafi a lui favorevoli e al suo regime liberticida senza esigere -da parte di questo tiranno- il rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo che senso ha ? Questo concetto, in misura diversa dovrebbe valere con molti paesi del Medio Oriente.
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