Claudio Muti e la banda musicale di Delianova
di Nicola Graffagnini
di Nicola Graffagnini
Da Fazio il maestro Claudio Muti vuole parlare di cose positive per l’Italia e racconta della sua esperienza di direzione della banda di Delianova
La banda "Giuseppe Ferrara" di Contessa Entellina |
Non so chi ha visto Domenica scorsa, ospite da Fazio, il grande Direttore d’orchestra Claudio Muti, il musicista invitato per presentare la sua autobiografia, ha così esordito nell’incipit: “Parliamo delle cose positive di questo paese, voglio raccontare di una delle tantissime bande musicali che resistono nei nostri piccoli paesi che sono anche Scuole di musica, il Comune di Delianova dispone di una banda musicale di 80 elementi che ha vinto, ultimamente, un Concorso internazionale a Lione per bande musicali”
La notizia sinceramente mi ha incuriosito e mi sono messo a ricercare qualche dettaglio che oggi vi voglio raccontare, a proposito del maestro Riccardo Muti e di ciò che va dicendo in giro a favore delle bande musicali, delle motivazioni di questa affezione del musicista verso le tradizioni locali della nostra penisola e ritengo che siano del tutto interessanti e significative perché attengono alla storia della sua fanciullezza vissuta in un paesino come il nostro, Molfetta e alla storia delle sue radici che richiama nella sua autobiografia.
La notizia .
La notizia .
Al Festival di Ravenna delle bande musicali, il maestro Riccardo Muti ha nobilitato le bande musicali dirigendo quella dei ragazzi di Delianova, in Calabria per tributare un simbolico omaggio a tutte le bande di paese che sono una straordinaria ricchezza che rischia di andare perduta se non verranno giustamente aiutate dal Ministero, questo in sintesi il concetto espresso dai titoli dei giornali locali ripresi poi da quelli calabresi e dai quotidiani nazionali.
Ma leggiamo in dettaglio, una parte dell’intervista al Maestro, riportata da uno di questi, il SOLE 24 ore di Sabato 14 Giugno 2008: “Riccardo Muti ha diretto una banda giovanile e ha lanciato un appello per la salvaguardia di queste preziose realtà. ….
Nell’immaginario collettivo, le bande sono considerate spesso come fonti di musica prettamente popolare e di bassa qualità invece non è così secondo il maestro.
La banda musicale continua Muti è una formazione che non deve scomparire, né tantomeno essere dimenticata dalla popolazione e dalle autorità comunali, le bande sono infatti Associazioni culturali che non solo fanno divulgazione musicale e una vera e propria promozione culturale, ma svolgono anche una funzione civica tra i giovani tramite le loro scuole che li impegnano in modo attivo e consapevole in continuità, con sacrificio di apprendimento e ottima esperienza socializzante nel gruppo.
“La banda è quindi un gruppo importante dove si impara il rispetto, il decoro, e soprattutto il vivere insieme. L’aiuto e il sostegno di ciascun elemento è importante e fondamentale per il corretto funzionamento dell’associazione”.
“La scuola di musica poi non finisce con la lezione, ma aiuta a inserire il giovane in un gruppo dove tutti gli elementi riescono a fondersi perfettamente, nonostante le varie fasce di età anzi in ragione di esse”.
In più per il paese e per i cittadini, la banda diviene ancora più importante, presta servizio nelle feste civili e religiose, offre concerti in piazza, dà il colore e l’atmosfera alle feste di paese.
Il Concerto di Reggio Calabria
Muti il Maestro per antonomasia,viene a conoscenza diretta di questa realtà (Delianova ) durante un suo concerto a Reggio Calabria nel 2007, avendo sentito alcune notizie di questa formazione giovanile li vuole conoscere e ascoltare dal vivo, è colpito, come dichiara successivamente, dalla disciplina, dalla loro eleganza e dal loro aplomb, oltre che dal talento musicale, di qui l’invito, nel 2008 ad esibirsi al Festival di Ravenna, diretti propri da lui.
Incuriositi ancora di più, ricerco delle notizie in dettaglio sulle origini della banda di Delianova e scopro che si chiama Giuseppe Scerra ed è il farmacista del paese, il Presidente e l’animatore dell’Associazione “Nicola Spadaro”, il vero ideatore della favola calabrese, dell’orchestra di 80 fiati, ricca di gioventù ed entusiasmo ma figlia di una lunga tradizione musicale, che nel 2009 è ormai in grado di lanciare l’ultima sua idea: una grande rassegna di complessi bandistici del SUD Italia proprio a Delianuova, che ospita il 17 e 18 Ottobre 2009, diciotto complessi bandistici, novecento giovani musicisti, ventidue Maestri Direttori.
Il miracolo Muti, una favola dei nostri giorni a lieto fine, promossa anche dalla emittente Reggina RTV che ne ha seguito passo passo l’ascesa, si chiama “giovani di Delianuova”, che fa esplodere in moltissimi paesi della Calabria la “voglia di banda musicale” e la riscoperta di antiche tradizioni musicali magari dimenticate.
E così si sente parlare nuovamente di musica a Reggio Calabria, Bagnara, Orti, Melicuccio, Ardore, Cinque Fondi , Amantea , Laureana di Borrello , Giffone di Gioia Tauro , e molte altri paesini ma che obbliga il Consiglio regionale della Calabria ad intervenire con aiuti all’Associazione per raggiungere Ravenna e al Comune per arredare il locale Teatro restaurato per ospitare i Concerti dell’Orchesta di fiati ma anche il Festival delle bande musicali del Sud.
Un fervore misto ad entusiasmo che porta i giovani verso un nuovo modo di vita attivo e sano, educativo e divertente …. ben lontano dalle vie della illegalità criminale del distretto e dallo stato di passività guardona che certa televisione commerciale invece vuole trasmettere ai nostri giovani, con programmi del tipo: “grande fratello “.
Nicola Graffagnini
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