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lunedì 9 giugno 2014

Considerazioni sul voto amministrativo di ieri

Il voto delle amministrative, cosi' come lo leggiamo dopo il ballottaggio di ieri,  e' sorprendente. Tentiamo -in ordine- di trarre alcune indicazioni "politiche".
1) e' impressionante il livello dell'astensionismo; e' infatti andato a votare il 49% degli aventi diritto. Siamo quindi alla disaffezione ! 
La causa potrebbe essere il disgusto per i fatti di corruzione del Mose, oppure il sistema di votazione a doppio turno che non entusiasma gli italiani.
2) il Partito Democratico dal culmine del 41% della tornata "europee" subisce un crollo percentuale inaudito nella storia della Sinistra. Questo esito significa che gli italiani nelle europee non hanno votato il Pd-partito ma Matteo Renzi, la persona.
Significa inoltre che i gruppi dirigenti locali del pd (dalla meridionale Potenza alla centrale Livorno) non sono per nulla apprezzati e che il voto a Renzi, se non arrivano veri calci nel sedere ai politici-ladri (annidati ovunque) si trasformera' -in seguito- in voto contro Renzi. 
Per amore di verita' occorre dire che, nonostante l'arretramento rispetto alle "europee", il Pd ha aumentato il numero dei suoi sindaci.
3) il voto di Livorno, la citta' piu' rossa d'Italia negli ultimi settant'anni, e' un evento eccezionale. L'elettorato ha abbandonato la Sinistra e preferito un sindaco M5S, segno che nel terzo millennio nulla va considerato per acquisito e che l'elettorato ormai e' fluido, liquido.
Anche la rossa Perugia ha abbandonato la Sinistra per affidarsi al Centro- destra, segno questo altro risultato che sbaglia chi giudica gia' spacciato il fronte conservatore.

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