“Prestazione Occasionale” è il nome applicato con un emendamento al decreto “Manovrina” attiene ai voucher per ambiti famigliari e imprese, ivi comprese quelle al di sotto di 5 dipendenti, purché questi abbiano tutti contratto a tempo indeterminato.
Due sono limiti
di importo: quello per il datore di lavoro che non può superare i 5mila
euro annui e quello per il lavoratore il cui
importo sarà esattamente lo stesso, ma con lo stesso committente non potrà
avere più della metà dei compensi. In pratica, prestazione massima consentita
2500 euro, da considerarsi esente da tassazione. Questo tetto, però, sale di un
quarto a 6250 euro se la prestazione è svolta da pensionati, giovani under 25
se studenti, o anche disoccupati o fruitori di reddito di sostegno.
Viene mantenuto uguale per tutti la copertura assicurativa Inail
e quella previdenziale come versamento dei
contributi di gestione separata.
Per accedere alle prestazioni, sarà obbligatoria la doppia
registrazione di datore di lavoro e lavoratore nella piattaforma
online gestita dall’Inps, che si occuperà di gestire i
pagamenti in formato completamente elettronico.
Le famiglie, dal canto loro, potranno acquistare un libretto
nominativo che abbia una funzione identica di una carta
prepagata, per attingere alla retribuzione di alcuni specifici tipi di
prestazioni: piccoli lavori domestici come giardinaggio o pulizia, assistenza
domiciliare, insegnamento supplementare, bonus baby sitter.
La retribuzione riconosciuta è di 10 euro l’ora netti, che
diventano 12 per effetto della gestione separata Inps, dell’assicurazione e
degli oneri gestionali. La vecchia versione dei voucher prevedeva invece che il
compenso fosse pari a 10 euro lordi, che diventavano 7,50 al netto per il
lavoratore.
Per le
imprese, invece, sarà vigente il contratto PrestO, tramite
cui l’azienda dovrà versare quanto preventivato per le prestazioni di tipo
occasionale. Qui la retribuzione scende a 9 euro netti, con contributi e
assicurazione che rimangono a carico del lavoratore. Ciò che devono fare le
imprese è trasmettere entro un’ora dall’inizio della prestazione i dati
anagrafici del lavoratore prescelto per la prestazione occasionale, oltre al
luogo di svolgimento della stessa, data e ora di inizio e di conclusione. Il
compenso minimo è di 36 euro a giornata, per prestazioni non inferiori a 4 ore
continuative.
La manovra governativa andrà convertita in legge entro
il 24 giugno, pena la decadenza.
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