I dati del 2016 sono stati resi noti dal Direttore
dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi.
Da quando per legge è stata introdotta la presunzione di detenzione dell’apparecchio televisivo nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui una persona ha la propria residenza anagrafica, gli utenti rai son aumentati.
Per superare tale presunzione i contribuenti che non detengono un televisore devono presentare una dichiarazione sostitutiva che ha validità annuale.
La legge ha previsto nuove modalità di pagamento del canone tv che, per i titolari di utenza elettrica nel luogo di residenza, avviene mediante addebito sulle fatture emesse dalle imprese elettriche, in dieci rate mensili, da gennaio ad ottobre di ogni anno.
Dai dati del 2016 risulta addebitato nel 2016 un importo pari a circa 2.268 milioni di euro, di cui risulta riscossa, entro il 31 dicembre 2016, una somma pari a circa 2.143 milioni di euro.
Emerge pertanto che solo il 5% dell’importo complessivamente addebitato non è stato pagato dai cittadini entro il 31 dicembre 2016, percentuale in linea con il tasso di morosità per i consumi di energia elettrica e fermo restando che parte di tali somme non pagate potranno ancora essere riscosse nel 2017.
Da 16,5 milioni di abbonati nel 2015 si è passati a circa 22 milioni di soggetti addebitati nel 2016.
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