L'Approccio bizantino
alla Resurrezione di Pasqua (I)
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Una delle premure che Papàs Kola evidenzia da quando è tornato a guidare la Comunità parrocchiale contessiota è di dare significato al tempo liturgico, al periodo di tempo che si vive.
Il periodo corrente è -nel rito bizantino- quello delle quattro domeniche che precedono la Quaresima (pre-quaresima) ed è caratterizzato dall'intento di far cogliere quello che sarà lo Spirito quaresimale.
I temi evangelici che vengono sviluppati per ciascuna domenica sono:
-il fariseo ed il pubblicano (5 febbraio, domenica del pubblicano)
-il figliol prodigo (12 febbraio, domenica del Figlio Prodigo)
-la seconda venuta ed il giudizio (19 febbraio, domenica di Carnevale)
- il perdono (26 febbraio, domenica dei Latticini)
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I temi spirituali della quaresima bizantina contengono un orientamento differente da quella romana e pure i tempi sono lievemente differenti. Comincia già lunedì prossimo e finisce venerdì prima della Domenica delle Palme.
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Anche se i riti romano e bizantino del periodo quaresimale puntano dritto alla meraviglia della resurrezione di Pasqua, dal punto di vista cultuale, culturale e teologico molto diversi sono gli approcci.
L'Occidente medita moltissimo ai piedi della Croce, con accenti che vanno dal commosso, al sentimentale fino al restio. Per le Chiese orientali ciò che splende alla fine, oltre la Croce, è la vitalità e la realtà della Resurrezione.
Mentre in Occidente nella pubblicistica e nella teologia spunta in molteplici forme, nella vita culturale e nella vita vissuta, l'assenza di Dio, le Chiese orientali -tutte- al grido "Dio è morto" oppongono come dei testimoni oculari "Kristos Anesti" (Cristo è risorto).
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Perchè queste sensibilità (o approcci) differenti ?
L'Oriente è sempre riuscito ad intrecciare teologia e filosofia. In Occidente dall'Umanesimo e poi dall'Illuminismo in poi tutto è stato messo in discussione.
In Oriente vale oggi come ieri -di contro- l'espressione di San Gregorio di Palamas "Ogni parola può essere contestata da un'altra, ma quale è la parola che può contestare la vita ?".
I teologi occidentali discutono su Dio, ovviamente non riuscendo ad approdare a nulla: "Dio mai nessuno lo ha visto" dice il quarto Vangelo.
Le Chiese orientali (non solo quella di tradizione bizantina) leggono invece la presenza di Dio nell'uomo, theosis (divinizzazione) in forza dell'avvenuta incarnazione.
L'Incarnazione: ecco il tema su cui frequentemente torna Papàs Kola.
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