La crisi del pd
ed il suo allntanarsi dai problemi
sociali del paese
Renzi va in California. Emiliano va a Canossa
MATTEO RENZI, segretario del pd
"Mentre la politica italiana post-referendaria litiga su tutto o quasi, il mondo fuori continua a correre. Ho deciso di staccare qualche ora - mentre il Pd scrive le regole per il congresso - e di dedicarmi ad alcuni incontri di qualità in California. Il futuro, prima o poi, torna. E allora facciamoci trovare pronti: anziché litigare sul niente, proviamo a imparare da chi sta costruendo il domani prima degli altri".
PIER LUIGI BERSANI, già dirigente del pd
“Non mi sento di iscrivermi al Pd e non mi sento di partecipare a questo congresso“.
“Non vado certo via dal centrosinistra, mi interessa recuperare un pezzo di popolo e certamente ci rincontreremo”
“Quest’anno verrà incoronato Renzi, che tirerà dritto senza discussioni, come abbiamo fatto dopo la sconfitta alle regionali, dopo la sconfitta alle amministrative e dopo il referendum. Poi – ha concluso – non lamentiamoci se arriva la destra“.
VALERIA CAMMAROTA, giornalista
Potrebbe strappare un sorriso a fior di labbra, se fosse la scena di un film, ma è tutto vero. Capita, infatti, che un lavoratore abbia maturato il diritto ad andare in pensione il primo gennaio scorso e che, presentata domanda nei tempi previsti dalla legge, se la sia vista respingere dall'Inps di Carpi perché «non risultano versati i contributi».
Cos'è successo? In sintesi, il malcapitato ha lavorato regolarmente tutta una vita poi, negli ultimi quattro anni è stato costretto ad accettare un'occupazione retribuita con voucher in una tintoria industriale per poter raggiungere i contributi necessari, ed è incappato in una doccia ghiacciata: l'Istituto previdenziale non è abilitato ad accreditare questo particolare tipo di contribuzione. Fantascienza? Magari. Il lavoratore sta ora aspettando che l'Inps disbrighi la matassa.
«Nato per regolamentare le prestazioni lavorative saltuarie - spiegano Tamara Calzolari e Maura Romagnoli, rispettivamente di Cgil e patronato Inca - il voucher non dà diritto alle prestazioni a sostegno del reddito dell’Inps quali disoccupazione, maternità, malattia, assegni familiari, ma è riconosciuto ai fini del diritto alla pensione. Quindi? Perché il nostro assistito non vede la sua pensione liquidata? Perché sul suo estratto contributivo non ci sono i contributi versati relativi al lavoro accessorio? Questo caso certo non è l'unico ma, anche se lo fosse, riteniamo sia inconcepibile. I dati dell'Inps confermano la diffusione sempre maggiore dell'uso dei buoni lavoro a discapito delle “normali” assunzioni con contratti regolari.
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