Discriminare nel 2017 in ragione
del sesso, delle origini ebraiche e/o
dell'Islam ?
VALENTINA BOMBARDIERI, collaboratrice della Fondazione Pietro Nenni
“Patata bollente”. Un titolo di cattivo gusto sulla prima pagina del quotidiano “Libero”. Sotto la foto della sindaca di Roma Virginia Raggi. Allusivo, di quella allusività da bagni pubblici. Senza mezzi termini: vomitevole. Perché un conto è la critica politica, anche aspra (che i pentastellati, comunque, faticano ad accettare), altro conto sono questi calembour volgari, da spogliatoio sportivo maschile.
La solidarietà arriva da ogni partito politico, come è giusto che sia. Perché una cosa è la polemica, sana e necessaria in un Paese democratico. Cosa ben diversa sono gli attacchi lugubramente sessisti. Attacchi che offendono la libertà di opinione, oltre all’educazione e al buon gusto. Noi siamo per la libertà di stampa, fondamento essenziale di ogni democrazia. Consideriamo pericolose le liste di proscrizione di Di Maio, i “tribunali popolari” di Grillo, gli aizzamenti di Di Battista contro i giornalisti in una piazza popolata da ambulanti. Ma la democrazia pone dei limiti. A tutti. Ai potenti (e i pentastellati oggi lo sono) che non devono intimidire; e ai giornali che devono criticare nel merito senza usare il dileggio, l’insulto (sessista o razziale), l’offesa, la volgarità. Questa deriva porta solo allo sfaldamento di una comunità, al degrado morale prima ancora che politico.
VIRGINIA RAGGI, sindaco di Roma
Steno aveva più stile. E lo stile manca a chi per attaccare ricorre all’insulto volgare. “La patata bollente”, titola Libero...
Immagino le ore passate in redazione per produrre questa rara perla di letteratura. Non c’entra il confronto, non c’entrano le idee diverse.
C’è un retro-pensiero che offende non soltanto me ma tante donne e tanti uomini. Voglio soltanto svelare un segreto a questi fini intellettuali: un sindaco può essere anche donna! Nel 2017 c’è chi, sfortunatamente, non riesce ancora ad accettare questa semplice idea. Deve farsene una ragione.
Non mi sento una vittima. Vittime sono tutte le donne e tutti gli uomini che subiscono, ogni giorno, ogni sorta di violenza che un certo clima e certe parole favoriscono.
DONALD TRUMP, presidente Usa
"Continueremo a combattere per prendere tutte le azioni necessarie a impedire l'ingresso nel nostro Paese di terroristi ed estremisti radicalizzati e pericolosi":
"Oggi dobbiamo compiere alcuni passi con fermezza per essere certi di essere sicuri domani",
GENNARO MIGLIORE, deputato pd
Sono sufficientemente chiare le dichiarazioni di Marine Le Pen sugli ebrei francesi ? Qualcuno ha ancora voglia di sottovalutare?
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