Questa
mattina lo spread ha raggiunto e superato i 200 punti.
L'inflazione a gennaio con il suo +1% sullo
stesso mese di un anno fa ha fatto un balzo, che però non convince molto gli
osservatori. Essa è infatti al di sotto dei dati dei maggiori Paesi europei,
con la Germania in vista del 2%.
Dal momento che il passo degli altri Paesi è
più rapido, in Italia ci si chiede come si ripercuoterà nei prossimi giorni il divario sui
comportamenti della Bce che -ne abbiamo scritto ieri- continua a
mantenere il suo ombrello protettivo ("il bazuka di Draghi) e promette di
andare avanti ma rischia di essere sempre più condizionato dai Paesi forti
dell’Unione che incalzano per avere tassi remunerativi, soprattutto tenendo
conto delle elezioni in arrivo in Olanda, Germania e Francia.
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