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venerdì 4 gennaio 2013

La giornata del 6 gennaio nelle comunità cristiano-bizantine

Teofania = Manifestazione in forme sensibili della divinità. Con tale termine, in ambito cristiano, si indicano le apparizioni o per meglio dire le manifestazioni di Dio o degli angeli in forma sensibile.
I Padri greci, nella tradizione bizantina, chiamano teofania anche la nascita di Gesù.
Epifania = Nella tradizione bizantina l’Epifania (6 gennaio) è una delle dodici grandi feste. Tutta la celebrazione liturgica dell’Epifania è incentrata sul Battesimo di Gesù nel Giordano, e sulla rivelazione della sua divinità in maniera trinitaria: "Al tuo battesimo nel Giordano, si è manifestata l'adorazione della Trinità; la voce del Padre ti rendeva infatti testimonianza, chiamandoti ‘Figlio diletto', e lo Spirito in forma di colomba confermava la sicura verità di questa parola, O Cristo Dio che ti sei manifestato, e hai illuminato il mondo, Gloria a te".
Questa Festa, detta anche Festa delle Luci, è dopo la Pasqua la maggiore e più sentita delle feste del calendario Bizantino.
La Grande Benedizione delle acque =
Nell'acqua benedetta si immerge la Croce, segno del battesimo di Cristo. Il rito ha luogo al termine del vespro del 5 gennaio in chiesa, mentre il giorno stesso della festa, il 6 gennaio, si ripete nella fontana dei centri abitati, o in un fiume vicino, o, anche ove possibile nel mare, a imitazione del battesimo di Gesù avvenuto nel Giordano.
Con l'acqua del Grande Aghiasmòs, il sei gennaio e nei giorni seguenti, si benedicono le case delle singole famiglie e dell'ambiente in cui vive. Si conferma, con l'acqua benedetta, l'annuncio della fede nella Trinità all'intera comunità.

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