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venerdì 6 agosto 2010

Natale Montaleone: Il trasferimento dei parroci. Don Mario stimolo per la ripresa di attività e tradizioni che altrimenti, fra qualche anno, sarebbero andate perse

riceviamo e volentieri pubblichiamo
IL MIO PENSIERO

Don Mario Bellanca, è previsto il trasferimento a Piana
In questi giorni, la decisione del vescovo Sotir e Tamburrino ha smarrito i fedeli Contessioti che a questa scelta avrebbero favorito quella che avrebbe potuto portare una pace definitiva nel paese...perché non è allontanando i problemi che questi si risolvono...
Questa decisione di trasferire Papas Nicola e Padre Mario ha avvicinato ancor di più i fedeli ai propri parroci e ha fatto riflettere sull'importanza che loro hanno all'interno della nostra comunità...
Come Papas Nicola è un pezzo importante della storia di Contessa (come da giorni è stato detto e ribadito), non meno lo è Don Mario sia per la parrocchia che per il nostro paese...
Alla comunità parrocchiale ha trasmesso il dono della preghiera, del perdono e della speranza.
Per la comunità di Contessa è stato uno stimolo per la ripresa di attività e tradizioni che altrimenti sarebbero state, fra qualche anno, perse definitivamente.
Per quanto concerne le tradizioni (quelle che secondo “i più informati”, don Mario vuole togliere), si è invece visto che egli ha contribuito alla loro ripresa. Infatti, la Paraklisis che negli scorsi anni veniva seguita da poche decine di persone, l'anno scorso ma soprattutto quest'anno, ha avuto partecipazione massiva. Mi auguro che questa partecipazione possa durare così fino all'ultimo giorno, perché abbiamo molto bisogno, per il nostro paese, di preghiere e suppliche a Dio, affinché ci possa donare pace, fratellanza e serenità. Anzi a nome mio e penso anche di tutta la comunità latina e padre Mario, vi invito giorno 15 agosto a partecipare alla Santa Messa, in maniera di concludere così tutti assieme la quindicina dedica alla Madonna.
Per quanto riguarda la capacità di Don Mario di coinvolgere tanti giovani e di avvicinarli alla Chiesa, diverse sono state le testimonianze concrete...
Innanzi tutto erano anni che non venivano preparate commedie da gruppi di ragazzi del paese. Con l'arrivo di Don Mario, sono state realizzate alcune commedie che hanno avuto un grande successo. Oggi sotto la guida di Papas Nicola, probabilmente anche dallo stimolo delle commedie precedentemente realizzate, è nata una compagnia teatrale (Dritë) che con impegno sta regalando al nostro paese e a quelli limitrofi momenti di allegria, riscuotendo un altrettante grande successo!
Per non parlare della bella iniziativa “LA BEFANA HA FATTO BINGO”, realizzata dai giovani dell'azione cattolica con lo scopo di unire la popolazione in una piacevole circostanza e di solidarietà nei confronti delle nostre amate suore Carmelitane che ci hanno lasciato in circostanze misteriose. Quest'anno questa iniziativa non si è realizzata perché manca appunto il fine principale: LE SUORE.
Don Mario ci ha dato tanti stimoli e spunti...si veda ancora la realizzazione del I° festival di canto che ha visto il coinvolgimento di tanti ragazzi, indipendentemente dal rito e dalla religione, e anche di persone da fuori che avevano partecipato attivamente al festival come giuria. Il festival ha riscosso un enorme successo ed è stato la dimostrazione che con l'unione e la forza, se usate per il bene, è possibile realizzare tutto ciò che può portare ad una crescita del paese che invece di sprofondare nella sua piccolezza può invece diventare un luogo di PACE e anche di attrazione per le persone dei paesi limitrofi e non solo...
Contessa ha tanto da dare, non solo per la sua storia e “tradizione”, la sua cultura e origine (termini che devono essere utilizzati nei giusti contesti); abbiamo una banda, un'accademia, associazioni culturali, tanti giovani che hanno tante capacità (musicisti, attori, cantanti, fotografi, artisti, calciatori... ), hanno tanto da dare e tanta voglia di fare ma che davanti alla chiusura e alla piccolezza della gente, che si limita a “sparlare”, giudicare e criticare, preferisce, come dice qualcuno, “cazzeggiare” o spostarsi fuori a concretizzare le proprie doti....
Infatti il nostro Paese invece di aprirsi, preferisce chiudersi in se stesso per diventare sempre più piccolo. Invece di essere come fratelli uno con l'altro (in un paese piccolo come il nostro dovrebbe essere così), alla fratellanza preferiamo l'ipocrisia e la falsità, mostrandoci con una faccia diversa per ogni persona che incontriamo... All'unione a favore del bene preferiamo quella a favore del male. Ci uniamo solo nel momento in cui si deve additare qualcuno, si deve difendere il proprio perché dell'altro è il torto... ci si trova ad essere compatti nel momento in cui si è pronti a screditare gli altri per mettersi in buona luce, a giudicare gli errori altrui..ma i Fratelli non sono quelli che scherniscono e se ne approfittano di fronte ad un fratello in difficoltà, ma quelli che lo aiutano e lo guidano a percorrere la giusta via...
Il nostro paese dovrebbe essere come una gran bella famiglia invidiata, e invece siamo noi stessi a nutrire invidia nei confronti della riuscita degli altri...e critichiamo critichiamo... ma se invece di criticare avessimo agito nel bene, in questo momento i media sarebbero venuti a Contessa per mostrare a tutti la sua ricchezza e non per la ridicolaggine in cui siamo caduti...
Padre Giorgio Ilardi, è previsto vada a sostituire Don Mario
Quando è arrivato Don Mario in paese, sono stato molto contento, perché ho pensato che, due parroci così giovani, avrebbero potuto, insieme, attrarre attorno a loro molti giovani distogliendoli da altre attività poco o per niente formative. Si sarebbe potuto creare un gruppo scout, rafforzare l'ACR, creare assieme un bel gruppo di Azione Cattolica (che già esiste nella parrocchia latina), avvicinare i ragazzi allo sport, continuare a realizzare annualmente le iniziative del festival, del 6 Gennaio o crearne di nuove...ancora si potevano coinvolgere più giovani nella visita agli anziani anche per non spezzare i legami tra le due generazioni e soprattutto si poteva pregare insieme...
Tuttavia non è mai troppo tardi per ricucire i rapporti fra le due comunità e se la decisione presa dai due vescovi si concretizza, questa dovrà solo servirci per crescere e per mettere in atto gli insegnamenti che i nostri parroci ci hanno trasmesso...
Ma la mia speranza è che ognuno possa rimanere al proprio posto e iniziare un cammino insieme mettendo in atto l'insegnamento del vangelo.
Natale Montaleone
Contessa Entellina 05/08/2010

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