Contessa Entellina consentirà che la volontà di un Vescovo benedettino, che ammantato da esperto canonista e da uomo che sa farsi ubidire dai suoi monaci (single, si suppone), possa condurre alla distruzione di una Comunità costruita, pietra su pietra, in oltre venti anni da Papas Nicola Cuccia ?
Questo è l'interrogativo che gira per le case di Contessa in queste ore, dopo che è stato reso pubblico che domenica 29 agosto, alle 18,30, un sacerdote verrà da Piana degli Albanesi, su disposizione dell'Eparca -Mons. Pio Francesco Tamburrino- (non si hanno notizie dell'ex-Eparca Sotir) per redigere il verbale di consegna di tutto ciò che appartiene alla Parrocchia dell'Annunziata. Gli stessi beni Tamburrino, Vescovo dalla sensibilità grandiosa, li devolverà al suo amico Papas Sepa Borzì perchè amministri la parrocchia privata della guida di sempre. Così il cerchio viene chiuso, secondo la visione del benedettino.
Come è noto, il Vescovo benedettino, che in quanto a conoscenza delle realtà bizantine (nonostante dal 1994 di mestiere faccia il Delegato pontificio per addomesticare le realtà bizantine d'Italia) attinge dagli elementi e dalle opere di grandi teologi del calibro di Mario Bellanca da Cianciana, autore della "Teologia delle porte chiuse", era stato presentato come il "rilanciatore della presenza dell'Eparchia". A giudicare dalla mossa di cui parliamo non abbiamo dubbi che Egli abbia un mandato: affossare ciò che resta dopo cinque secoli di presenza greco-bizantina in Sicilia.
E' verosimile che la Comunità di Contessa non consentirà mai che Papas Nicola Cuccia lasci il paese per soddisfare i gusti di Mons. Tamburrino, mentre Mario Bellanca, teologo noto ormai in ogni angolo di Sicilia, resti a perseguire la sua originale pastorale nel paese da cui viene allontanato il "prete credente", solo perchè l'avvocato (nulla a che fare con l'antico Gianni Agnelli) tiene in scacco prelati che non possono che essere tenuti sotto scacco.
Il MONDO SOTTOSOPRA cui assistiamo in questo 2010 vede il Credente punito e 'il violento morale" che sa aprire porte senza disporre di chiavi, sa sbattere fuori dalla Chiesa chi vuole cantare la Paraklisis etc. etc. .... etc. etc. premiato.
Papas Nicola a Palazzo Adriano e Mario Bellanca nella Chiesa della Favara.
Bravo il nostro benedettino !
Cari Fratelli Otalo-Albanesi: ricordiamo che noi non abbiamo mai abiurato alla Santa Fede dei nostri Padri, non abbiamo mai firmato un documento di abiura, quindi siamo Ortodossi dalla testa ai piedi. Dopo 4 secoli di latinizzazione e questo è iniziato nel 1564 quando papa Pio IV con il documento Romanus Pontifex sottoposo le popolazioni greco-albanesi ai vescovi latini, "con la volontà di sopprimere o, almeno, di favorire l'estinzione per esaurimento del rito greco in Italia". Stiamo ritornando a quei livelli, il popolo insieme al suo clero che fa? Nulla, piange e basta. Quindi Caro Fratello, che tu continui a scrivere tutte queste belle cose, non risolverai nulla, perchè? Per il semplice fatto che la latinizzazione ha distrutto la memoria storico-religiosa-ecclesiale della BESA. La FEDE, che i nostri Avi per mantenerla viva hanno abbandonato il loro paese per venire in italia. E qui cosa hanno trovato, invece del turbante turco la tiara papale, peggiore per la nostra fede. Soluzioni? Bene io personalmente l'ho trovata nel 2001, SONO RITORNATO ALLA FEDE DEI MIEI AVI. Ora penso che sia arrivato il momento di abbandonare le lacrime e riprendere il vessillo dell'aquila bicipite con sfondo giallo. Sta a voi reagire, perchè nonostante i tuoi scritti siano nobili, non producono nessun effetto. Fraternamente in Cristo P. Giovanni Capparelli
RispondiElimina