StatCounter

lunedì 28 maggio 2018

Verso il 10 giugno. E' stata avviata in via ufficiale la campagna elettorale, adesso attendiamo l'esposizione di una politica che ci faccia uscire dall'arretratezza

Nella lunga serata di ieri sera, in piazza, i cittadini hanno avuto un primo incontro con coloro che si propongono per la guida del Comune nei prossimi cinque anni. A Contessa ci conosciamo tutti fra di noi, però lo svolgimento della campagna elettorale -con i tradizionali comizi in piazza- è un passaggio tradizionale cui devono sottoporsi gli aspiranti amministratori. E' inevitabile.

Nel tempo andato accanto ai discorsi attendibili delle persone serie si affiancavano i comizi colorati di battute e di movimenti del corpo da parte dell'oratore che -così- intendeva sollecitare l'applauso degli ascoltatori, o meglio della folla.

Oggi gli oratori posseggono tutti un titolo di studio, un diploma di maturità e pure un diploma di laurea e dovrebbe prevalere il ragionare, l'esporre, lo spiegare, il progettare e perchè no ? pure il sognare una Contessa Entellina con strade di accesso all'abitato di "scorrimento veloce" ben mantenute e ben sorvegliate. Si potrebbe sognare una Contessa Entellina dove tutti, proprio tutti, coloro che sono in età lavorativa posseggano un impiego, una azienda, una occupazione.

Abbiamo detto "sognare". In realtà si tratta di "d-i-r-i-t-t-i" e la Costituzione queste mete le offre a tutti. Da noi, dal post-ricostruzione dal terremoto '68, assistiamo ad un flusso continuo di gente che lascia le case nuove (ricostruite) e parte in giro per il mondo a cercare lavoro. Tutto ciò mentre Mamma Regione vive nella corruzione senza fine e senza dignità (i tre ultimi Presidenti sono finiti sotto indagini e due già condannati).

Ieri sera, nella nostra Piazza Umberto, ci si è attardati a presentare uno per uno i candidati dell'una e dell'altra lista.  Lo stile e la modalità sono stati diversi ma il fine era di mostrare professionalità ed esperienze utili a ben gestire un bilancio comunale di poche decine di migliaia di euro di disponibilità e molti disavanzi da ripianare.
Certo Anna Fucarino e qualche altro ha accennato, di sfuggita, ai Bandi europei etc. ma -ci è parso- che nessuno ha veramente preso di petto lo stato di zona arretrata sotto il profilo della prospettiva e del futuro dei nostri -ormai pochi- giovani.
Sarà perchè conoscono i rispettivi partiti di riferimento che da anni ed anni, più di un ventennio, governano la Sicilia e sanno -appunto- che il bene dell'isola non è al primo posto di Mamma Regione.

L'augurio è che la grave situazione in cui versa il nostro paese sia meglio capita e meglio affrontata con determinazione e con sufficiente analisi. Non basta dire che l'Azienda agricola x e quella y si sono creato spazio tramite l'iniziativa z.  Il problema non è affidabile alle buone intenzioni. Il problema dell'interno dell'isola è   p-o-l-i-t-i-c-o.

Nessun commento:

Posta un commento