Una cosa è certa ! In Italia sta diventando difficile recarsi alle urne. L'Italiano medio ha grosse difficoltà a scegliere e a riconoscersi in uno qualunque degli schieramenti in campo.
Chi ha studiato un poco di diritto e di economia difficilmente può riconoscersi nei "populisti" il cui unico scopo è di buttare discredito sulle istituzioni; istituzioni che appartengono a tutti e rappresentano tutti. Il Presidente della Repubblica rappresenta tutti, sia che noi ci collochiamo politicamente a destra, al centro o a sinistra. La polemica di questi giorni dei due partiti "populisti" appare pretestuosa pure ai ragazzini. Di Maio e Salvini sono bravi a raccogliere voti con la tecnica della demagogia, promettendo il paradiso a tutti ben sapendo che non dispongono delle chiavi d'ingresso al paradiso (i soldi). In molti abbiamo capito che erano alla ricerca di un pretesto per non sedere a Palazzo Chigi. Non ne avevano alcuna intenzione perchè i rapporti di Banca d'Italia ritmicamente ci informano che le casse pubbliche piangono e il debito pubblico ricadrà sui nostri figli, nipoti e pronipoti. Sedendo là, attorno al tavolo d governo, avrebbero deluso chi attende la Flat tax, l'abolizione della Fornero, il reddito di cittadinanza e via dicendo con le bugie del periodo elettorale.
Avendo noi scartato il voto per i populisti vediamo adesso chi ci resta come interlocutore politico.
Non può essere Berlusconi e la sua Forza Italia. Il motivo è semplice lo abbiamo provato più volte e ci aveva promesso di farci tutti ricchi, ricchi come lo è diventato lui. Invece, proprio lui ci portò al quasi fallimento del 2011-2013 con lo spread a quasi 550 punti.
Non può essere l'ex partito proveniente dalla sinistra e poi accomodatosi a destra, il Partito Democratico. Questi ha negli ultimi sette anni governato come mai, dai tempi di Quintino Sella, la stessa destra aveva governato. Ha tolto a chi aveva poco per darlo con retribuzioni faraoniche a chi già aveva tanto, troppo. Non solo: se lo spread in questi giorni sembra impazzito è conseguenza, sicuramente, del gioco portato avanti dai "populisti" di estrema destra che per assumere la responsabilità di governo hanno proposto all'Economia un anti-europeo, ben sapendo che l'Italia fuori dall'euro e dall'Europa sarebbe un paese il cui peso diventerebbe zero, o meno di zero, e il cui benessere potrebbe poi misurarsi coi paesi Nord Africani. Ma lo spread impazzito di questi giorni è responsabilità pure, se non in misura maggiore, del Partito Democratico che da sette anni ha retto le finanze del Paese ed aumentato il debito pubblico.
Allora ?
Allora si spiegano le alte percentuali degli italiani che disertano le urne, degli italiani che stanno lontani dai populisti dell'estrema destra e contemporaneamente dai partiti che hanno mostrato, in questa seconda repubblica, di non saper guidare il Belpaese: la destra berlusconiana e la destra renziana.
Ci auguriamo che possa sorgere un Partito della Sinistra, quella vera.
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