E' scontato che la stampa debba fare il proprio mestiere, e con essa tutti gli altri media, ossia informare e far crescere le coscienze pubbliche senza guardare in faccia nè i poteri forti nè quelli deboli. Deve sempre sviscerare la verità dei fatti e dei rimedi.
Guai quando la stampa è asservita a finalità indicibili, come tante volte è capitato in Italia in cui tutte le testate giornalistiche erano degli Agnelli, dei Di Benedetti etc.
E' più che giusto che i giornalisti non siano reverenziali nei confronti di chi detiene e gestisce il Potere. E' doveroso che verifichi con la massima attenzione curriculum vitae e biografia del presumibile presidente del Consiglio. Deve farlo sempre e sistematicamente in ogni circostanza che si presenti.
Ma diciamocelo, con serenità e con sincerità. Se un qualunque presidente del Consiglio dei Ministri fosse stato espresso da quello che oggi è un partito sgangherato, il PD, oppure dal partito padronale di Berlusconi, Forza Italia, si sarebbe dispiegata la lettura a lente ingrandita del curriculum vitae ? Sarebbe partita una campagna di stampa denigratoria ?
Ma quanti presidenti del consiglio inconcludenti abbiamo avuto finora ? dai primi anni cinquanta a ieri ? Dove stava la stampa ?
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