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giovedì 30 novembre 2017
Mafia. Annualmente un necrologio rievoca il padre della primula rossa di Castelvetrano
Come ogni 30 novembre, sul Giornale di Sicilia è apparso ancora il necrologio nell'anniversario della morte del boss mafioso Francesco Messina Denaro, padre della primula rossa di Castelvetrano.
Una ricordo che non viene mai meno fin dal 1999.
Il necrologio riporta la solita firma, "I tuoi cari. Castelvetrano 30 novembre 2017".
Il padre del boss latitante è morto il 30 novembre 1998 e da allora ogni anno viene puntualmente rispettata la tradizione e, misteriosamente, non si risale al committente dell'annuncio.
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Hanno detto ... ...
GINO STRADA, fondatore di Emergency
“L’obiettivo della politica, come dice Gentiloni, è stato raggiunto in modo straordinario perché non arrivano i migranti. Se poi quelli che non sono arrivati annegano o vengono chiusi in campi di detenzione o torturati dai trafficanti non ci riguarda più. C’è una responsabilità importante del nostro governo in questi crimini, e spero che queste cose vengano fuori a livello della Corte Europea dei diritti umani. Non ho un sospetto sul fatto che abbiamo pagato bande di trafficanti in Libia: ne ho la certezza assoluta”
“non è una certezza mia, ma di chi si occupa di guardare in faccia la situazione in Libia. Gli accordi con i sindaci libici non stanno né in cielo né in terra.Abbiamo reclutato bande di predoni e di assassini. E’ già successo, anche recentemente, che bande di criminali passino da un capo all’altro capo, tanto continuano a prendere i soldi. Non ho il minimo dubbio che sia avvenuto e che salterà fuori, ma quando salterà fuori bisognerà fare i conti con altre bugie. Il segreto della politica è quello: raccontare la favola del mago, e quando poi le bugie si rivelano semplicemente si cambia argomento e se ne raccontano altre”
“Le scelte di Minniti- aggiunge- hanno prodotto i risultati che vediamo: i morti non sono diminuiti, continuano in mare e in Libia, ma siamo tranquilli perché non li raccogliamo noi sulle spiagge, perché non vengono più da noi, almeno finché non troveranno una nuova rotta dopo il periodo invernale”.
“L’obiettivo della politica, come dice Gentiloni, è stato raggiunto in modo straordinario perché non arrivano i migranti. Se poi quelli che non sono arrivati annegano o vengono chiusi in campi di detenzione o torturati dai trafficanti non ci riguarda più. C’è una responsabilità importante del nostro governo in questi crimini, e spero che queste cose vengano fuori a livello della Corte Europea dei diritti umani. Non ho un sospetto sul fatto che abbiamo pagato bande di trafficanti in Libia: ne ho la certezza assoluta”
“non è una certezza mia, ma di chi si occupa di guardare in faccia la situazione in Libia. Gli accordi con i sindaci libici non stanno né in cielo né in terra.Abbiamo reclutato bande di predoni e di assassini. E’ già successo, anche recentemente, che bande di criminali passino da un capo all’altro capo, tanto continuano a prendere i soldi. Non ho il minimo dubbio che sia avvenuto e che salterà fuori, ma quando salterà fuori bisognerà fare i conti con altre bugie. Il segreto della politica è quello: raccontare la favola del mago, e quando poi le bugie si rivelano semplicemente si cambia argomento e se ne raccontano altre”
“Le scelte di Minniti- aggiunge- hanno prodotto i risultati che vediamo: i morti non sono diminuiti, continuano in mare e in Libia, ma siamo tranquilli perché non li raccogliamo noi sulle spiagge, perché non vengono più da noi, almeno finché non troveranno una nuova rotta dopo il periodo invernale”.
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mercoledì 29 novembre 2017
martedì 28 novembre 2017
Fine legislatura. Tutti i partiti studiano leggine per spingere la gente a recarsi alle urne (Evitano di cancellare i vitalizi, però)
L'iniziativa, dotata di scarse risorse,
al di là dell'impatto elettoralistico connesso
ai tempi in cui viene portata avanti, potrebbe
-forse- servire a scoraggiare taluni dallo scaricare i propri
cari nelle Case di Riposo.
Scrive La Repubblica che chi si prende cura di un familiare potrà contare su un sussidio statale. La novità spunta in Senato ed è stata inserita per emendamento alla manovra dalla Commissione Bilancio del Senato.
La proposta di modifica, prima firma di Laura Bignami (Misto), sottoscritta da tutti i gruppi, istituisce un fondo per il sostegno ai cosiddetti 'caregiver' familiari,ovvero coloro che assistono e si prendono cura di persone all'interno del nucleo familiare, con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro l'anno nel triennio 2018-2020.
Queste risorse copriranno interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell'attività di cura non professionale del caregiver familiare.
A chi può essere destinato il sostegno:
- Alla persona che assiste e si prende cura del coniuge
- A chi assiste una delle parti dell'unione civile tra persone dello stesso sesso
- A chi si prende cura del convivente di fatto
- A chi assiste un familiare o un affine entro il secondo grado, o di familiare fino al terzo grado che non si autosufficiente, sia ritenuto invalido o sia titolare di indennità di accompagnamento.
Altri pochi soldi sono stanziati
--per i figli che compiono 18 anni e si allontanano dalla famiglia.
--per un sostegno alle piccole librerie, messe in difficoltà dagli acquisti via internet.
--per istituire una Agenzia che studi come migliorare il ciclo dei rifiuti che oggi pesa enormemente (Tari) sulle famiglie.
--per istituire un fondo di 2 milioni di euro l'anno per il triennio 2018-2020, per finanziare le manifestazioni di carnevale.
Ed altre interessanti iniziative che non aiutano ad uscire dalle difficoltà, ma che soccorrono nelle difficoltà. (in altri termini: elettoralistiche e paternalistiche).
lunedì 27 novembre 2017
Piana degli Albanesi. Sono stati celebrati i funerali di Mons. Sotir Ferrara
Si sono svolti nella mattinata di oggi nella Cattedrale di San Demetrio i funerali del Vescovo Emerito di Piana degli Albanesi, S.E. Mons. Sotir Ferrara.
Il rito è stato celebrato dal Vicario, Archimandrita Antonino Paratore, mentre nel coro gli antichi canti del rito funebre bizantino venivano guidati da Papàs Janni Pecoraro e da Papàs Nicola Cuccia.
L'omelia è stata tenuta da Mons. Giorgio Demetrio Gallaro, attuale Vescovo di Piana.
Erano presenti alla cerimonia alcuni dei Vescovi di Sicilia e S.E. Mons. Donato Oliverio, Vescovo degli arbëreshë di Calabria.
Alla conclusione del rito la bara scoperchiata- è stata portata all'esterno della Chiesa da dove il corteo dei fedeli si è mosso in processione per attraversare il Corso principale della cittadina fino alla piazza per poi dirigersi nella parte più bassa di Piana degli Albanesi, pressi dell'edificio dell'ex Seminario.
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domenica 26 novembre 2017
Raccolta Olive. Produzione soddisfacente
In tutta la Vallata del Belice è ancora in corso la raccolta delle olive, anche se ormai i produttori hanno già immagazzinato la maggior parte delle olive da mensa e soprattutto dell'olio.
Nei visi dei produttori si legge una moderata soddisfazione in quanto la produzione è stata abbondante ed è stata pure di buona qualità; il prezzo dell'olio si è peraltro mantenuto a livelli discretamente remunerativi.
Nella Valle del Belice la principale qualità del prodotto olivicolo è ovviamente quella del Nocellara del Belice.
Nella zona di Contessa Entellina
Gli alberi di ulivo negli ultimi decenni sono diffusi un pò su tutto il territorio. Gli alberi secolari sono però localizzati nelle contrade di più antico possesso degli arbëreshë: Musiche, Serradamo, Bagnitelle, Contesse.
Subito dopo la raccolta le olive vengono trasportate al frantoio dove vengono trasformate in olio entro le 12 ore successive in impianti di trasformazione a freddo (la temperatura nel processo di macinatura non supera i 27°c).
Ciò che colpisce è l'assenza di un impianto frantoio sul territorio. In molti assicurano però che entro uno o due anni alcuni volenterosi stanno adoperandosi per effettuare gli investimenti necessari allo scopo. Attualmente le olive locali vengono lavorate a Sambuca, Giuliana, Chiusa Sclafani, Bisacquino ed ancora altrove.
La raccolta delle Olive di Nocellara per olio inizia da
noi a fine Ottobre e si conclude, di norma, entro la fine di Novembre.
La trasformazione delle olive in olio avviene attraverso quattro fasi lavorative:
--Pulitura: le olive vengono lavate e defogliate con getti di acqua
--Molitura: le olive vengono macinate meccanicamente.
--Gramolatura: le olive già macinate vengono ridotte in pasta.
--Estrazione: dalla pasta viene estratto l’olio, mentre i residui solidi e l’acqua vengono espulsi dalle centrifughe.
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Parole dure e risentite. Il Card. Muller "Mi vogliono guida di un gruppo contro il Papa. Si rischia una separazione"
Il Papa in carica pare
che sia amato dai poveri e dalla gente comune. Piace perché punta
l'indice contro il sistema politico ed economico internazionale che produce la
povertà dei molti in cambio della ricchezza dei pochi (=liberismo). Predica
tolleranza e perdono (ma non per i pedofili) e proprio per questa ragione è
inviso a parte della Curia e all'anima tradizionalista della Chiesa.
Il
Cardinale Gerhard Muller, ex
prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, in un colloquio con il
Corriere della Sera -che riportiamo per sintesi qui sotto- ci fa sapere che c'è chi
trama contro: "C'è un fronte dei gruppi tradizionalisti, così come dei progressisti,
che vorrebbe vedermi a capo di un movimento contro il Papa. Ma io non lo farò
mai".
"Credo nell'unità
della Chiesa e non concedo a nessuno di strumentalizzare le mie esperienze
negative degli ultimi mesi - prosegue Muller. Le autorità della Chiesa, però, devono
ascoltare chi ha delle domande serie o dei reclami giusti; non ignorarlo o,
peggio, umiliarlo. Altrimenti, senza volerlo, può aumentare il rischio di una
lenta separazione che potrebbe sfociare in uno scisma di una parte del mondo
cattolico, disorientato e deluso. La storia dello scisma protestante di Martin
Lutero di cinquecento anni fa dovrebbe insegnarci soprattutto quali sbagli
evitare".
Il cardinale esclude complotti contro Francesco in polemica con alcune prese di posizione ritenute troppo progressiste, ritiene che si tratti di "un'assoluta esagerazione" ma ammette che la Chiesa è percorsa da tensioni profonde che "nascono dalla contrapposizione tra un fronte tradizionalista estremista su alcuni siti web, e un fronte progressista ugualmente esagerato, che oggi cerca di accreditarsi come superpapista".
Il cardinale avverte però - se passa la percezione di un'ingiustizia da parte della Curia romana, quasi per forza di inerzia si potrebbe mettere in moto una dinamica scismatica, difficile poi da recuperare. Credo che i cardinali che hanno espresso dei dubbi sull'Amoris Laetitia, o i 62 firmatari di una lettera di critiche anche eccessive al Papa vadano ascoltati, non liquidati come ''farisei'' o persone brontolone. L'unico modo per uscire da questa situazione è un dialogo chiaro e schietto".
"Invece ho l'impressione che nel ''cerchio magico'' del Papa - prosegue - ci sia chi si preoccupa soprattutto di fare la spia su presunti avversari, così impedendo una discussione aperta ed equilibrata. Classificare tutti i cattolici secondo le categorie di ''amico'' o ''nemico'' del Papa, è il danno più grave che causano alla Chiesa".
Chi desidera leggere l'intervista integrale
del Card. Muller sul Corriere della Sera
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