Anna Fucarino |
Ho letto diverse opinioni in merito,
talvolta divergenti tra di loro, tuttavia le aspettative che i cittadini di Menfi ripongono su questo evento
sono davvero tante, non ultima l’opportunità di far conoscere la loro cittadina
in tutta Italia e, direi, anche in tutto il mondo, e, dunque, la prospettiva di
investire su un possibile rilancio turistico- economico del territorio grazie
proprio alla bella Miss. Quali saranno poi i risvolti sarà il futuro a dircelo.
Paolo Ricca |
Nessuna “Great expectations”, dunque, per i cittadini di Contessa. Solo la solita
routine che sempre fa da padrone: risorse umane giovani costrette ad andare via
per trovare un lavoro, abbandonando il proprio paese e le proprie origini,
talvolta anche le loro famiglie, per trasferirsi altrove contribuendo
così, allo spopolamento del piccolo
paese, con la conseguente diminuzione di quel piccolo potenziale di reddito da
investire sul territorio che provoca inevitabili ripercussioni negative
sull’economia locale. Continuando su questa scia, presto o tardi la nostra
piccola comunità vedrà chiudere anche le poche classi esistenti dell’istituto scolastico. Ai miei tempi,
c’erano diverse sezioni alla scuola media, e allora dipendevamo da Biscaquino.
Poi, grazie alla lingua minoritaria, l’Istituto ottenne l’autonomia scolastica,
diventando un’Istituto Comprensivo non dipendente da altre scuole con la
propria segreteria e con il proprio Dirigente scolastico. La politica
berlusconiana degli ultimi anni, con tutti i tagli fatti all’istruzione, ha
fatto sì che il nostro istituto perdesse l’autonomia e fosse accorpato ad altre
istituzioni, quest’anno con Palazzo Adriano, il prossimo forse con altri comuni
limitrofi. Ciò ha visto, come conseguenza, la riduzione di posti di lavoro e
cosa ancor più grave, a mio avviso, lo smembramento di una istituzione che
godeva di una gestione volta all’interesse dell’istituzione stessa e dei suoi
beneficiari: gli allievi e le loro famiglie. Ma allora dobbiamo assistere
inermi ad un inesorabile destino, senza possibilità di intervento? Io dico di
no.
Contessa ha diverse potenzialità, risorse
umane di grande valore, bellezze naturalistiche, emergenze archeologiche, prodotti di qualità, una cultura minoritaria
ultracentenaria che, ancora oggi, è sinonimo di orgoglio per tutti i suoi
cittadini. Un territorio tutto da assaporare, da vivere, da amare da
condividere e far apprezzare a chi viene a trovarci e da fare scoprire a quanti
ancora non sanno che essa esiste. Sta dunque a noi saper cogliere le
opportunità che essa ci offre e creare occasioni di rilancio economico e di
sviluppo per l’intero suo territorio.
Sta a noi saper investire sulle nostre potenzialità e fare in modo che
le nostre risorse umane restino a creare reddito e sviluppo nel luogo in cui
sono nate e cresciute e a tramandare ai loro figli la storia della nostra
comunità.
Anna Fucarino
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