Meno di un mese fà ci siamo occupati di come i partiti nazionali abbiano finto di autoridursi il finanziamento pubblico. La finzione consisteva nell'avere dimezzato l'apporto dello Stato a Roma e nell'avere incrementato l'apporto delle Regioni ai partiti in periferia.
In quello scritto del 22 agosto abbiamo visto come la regione Lazio fosse un centro nevralgico del mangia-mangia alternativo a quello di Roma-Stato.
A comprovare la constatazione è arrivata la notizia che un "Lusi" a dimensione laziali è stato in questi giorni preso con le mani nella marmellata. Lusi era un senatore del Pd, quindi questa volta in base alla regola della par conditio si tratta di un uomo pdl, Franco Fiorito.
Il tesoriere e capogruppo Pdl in regione ha scaricato sui conti della Regione "i suoi week end a Porto Cervo, 109 bonifici a favore di cinque conti esteri intestati a se stesso, e l'acquisto di una partita di cravatte Marinella a €. 1.200". Ovviamente alla Regione sono stati scaricati tutte le sue infinite mangiate a base di ostriche.
Si tenga presente che la Regione Lazio, governata da una finta sindacalista (finta perchè una vera si sarebbe preoccutata di tutelare i soldi pubblici), è fra le più generose con i partiti: €. 100 milioni annui.
Il tesoriere PDL incassava i soldi (a milioni) spettanti al suo gruppo e non essendo tenuto a rendere rendiconti pubblici li ha sempre elaborati come sono soliti fare i ladri. Tanto i controlli non li fa nessuno e chi dovesse farli davanti ad ogni marachella fa sorrisetti.
La Bindi, Franceschini e gli altri ex-margheritini dichiararono -pure essi- che non era loro compito vedere cosa Lusi facesse dei soldi del partito.
La stessa cosa è accaduto nella Regione Lazio, d'altronde da un pò di anni le scuole di formazione Pd e Pdl sono rette dai medesimi maestri: ladri scelti d'eccellenza !
La procedura per i "ladri di partito" che vengono scoperti, come già abbiamo appreso con Lusi, prevede che i colleghi di partito lo rinneghino. Il teorico di questa procedura pare sia stato un certo Rutelli. E Franco Fiorito mezz'ora dopo essere stato arrestato era, per i colleghi del gruppo consiliare, un perfetto sconosciuto. Nessuno sapeva che facesse, di che si occupasse, quale fosse il suo tenore di vita. Tutti avevano memorizzato alla virgola le dichiarazioni di Rosy Bindi che rispondendo, in Tv, alla domanda su come mai non avesse vigilato su Lusi ebbe a dire: "io ero una semplice parlamentare".
Ciò che in questi giorni manca a Fiorito, in carcere, sono le mangiate di ostriche.
Non appena uscirà di galera comunque compenserà: i conti esteri sono intestati a lui.
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