“Devastante fenomeno di trascinamento”. E’ questa la paura
di Silvio Berlusconi e per questa ragione in queste ore supplica Renata Polverini di non
rassegnare le dimissioni.
In pratica le parole che corrono da Berlusconi a
Polverini in queste ore sono su questa lunghezza d’onda: “Ti chiedo di non
mollare adesso, sarebbe un disastro. Resisti. Sarebbe il principio della fine.
Non possiamo regalare il Lazio alla sinistra, pensa all’effetto domino ….”.
Festini romani. Il Lombardia pagava Daccò, nel Lazio "cappiddazzu" |
Cosa è questo effetto domino che non fa dormire Berlusconi ?
Egli teme che sull’effetto del terremoto in Lazio, dove un manipolo di “ladri” messi in
lista dal PDL”, si sono messi in tasca milioni e milioni di euro possa accadere che i
“media”, la rete”, si ricordino che in Lombardia di milioni rubati, nella sanità, da Daccò ed
amici del giro Formigoni ne sono spariti anche di più. E se i media chiedono la
testa pure di Formigoni e poi di Scajola e poi di … e poi di …, va a finire che
si arriverà alle elezioni di Aprile con l’intero entourage PDL fuori gioco.
Berlusconi immagina inoltre che se Polverini si dimette
adesso in Aprile si dovrà voterà simultaneamente per la Regione Lazio e per il
Parlamento Nazionale; un vero disastro con la conseguente probabile scomparsa del PDL.
Sembrerebbe che la Polverini non intenda accucciarsi davanti
alle carezze del Cavaliere e pertanto chieda che -in cambio- spariscano, vadano lontani dai
suoi occhi i “ladri” targati PDL. Essa chiede la testa del presidente del
consiglio regionale, del capogruppo e di altri galantuomini.
E’ come chiedere al falegname di realizzare porte non in
legno ma di bronzo.
Berlusconi come fa a levare il cibo dalla bocca a gente abituata
a mangiare a quattro palmenti ?
Il problema è di difficile soluzione.
Se la Polverini non presenterà in tempi brevi le dimissioni è, diventerà, una corresponsabile dei ladrocini di Fioroni e compagni, agli occhi degli italiani.
Un bel dilemma.
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