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domenica 28 gennaio 2018

L'Italia. Dalla vacuità berluscorenziana al rancore salvingrillino


In Italia e' tempo di campagna elettorale. Dovrebbe essere rinnovata la classe dirigente del Paese, ma molti dubitano che così sarà dal momento che è stata varata una legge elettorale che imbalsama gli scheletri.
Di contro andrebbe  sostituito chi non ha saputo indicare traguardi credibili e soddisfatto aspettative perseguibili. 
Dovrebbe trattarsi di un passaggio ordinario per una democrazia matura, verrebbe da dire.

Invece ?

L'Italia smarrita
Invece scopriamo che siamo alla ricerca dell'identita', come se la Costituzione repubblicana non stia li' da settant'anni a indicarci le mete. Scopriamo la difficolta' di difendere principi che ritenevamo consolidati e invece appaiono rimuovibili a causa  delle costrizioni che ci vengono imposte -si vuol far credere- dalla geopolitica.
Correvamo fiduciosi verso la costruzione dell'Europa, nostra nuova Patria, e ci stiamo irrigidendo solo perche' la politica non sa gestire il fenomeno dell'immigrazione. Un fenomeno, questo dell'immigrazione, di cui l'Occidente porta per intero la responsabilita' dal momento che uno dopo l'altro in Medio Oriente e in Africa sono crollati i confini artificiali da esso opportunisticamente imposti nel dopoguerra.

L'Italia supponente
La religione, che ormai poco trasmette oggi alle coscienze, e' divenuta di contro elemento di appartenenza identitaria, ancor piu' della cittadinanza. Non unisce secondo il suo mandato, ma separa.

Gli ideali di un mondo globalizzato e unito dal metodo della democrazia si sono attenuati o verosimilmente eclissati al punto che appaiono addirittura una reale presa in giro di fronte alla crescente diseguaglianza e alla scomparsa della mobilita' sociale che era comparsa in Occidente nella breve stagione dei governo della socialdemocrazia, usata in quella fase storica quale antidoto contro la paura comunista.

Assistiamo impotenti alla ridicola inettitudine delle elite, oggi piu' che mai prive di credibilita'.
L'Italia da spazzare 
L'Italia in cui da
decenni manca la
politica
Assistiamo ancora piu' impotenti a come l'ideologia unica del neo-capitalismo frammenti e disperda l'unitarieta' della societa' e gli stessi valori fondanti dell'Occidente, liberta' e democrazia vanno via via svuotandosi pure essi di sostanza e contenuti dal momento che classi dirigenti al servizio della finanza hanno imbrigliato ed annullato valori arcora piu' pregnanti: la giustizia e l'eguaglianza.

Per quanto ci riguarda i successi elettorali delle odierne caste individualiste di destra liberista e sovranista che un po' ovunque in Occidente stanno accantonando i valori della precedente fase storica, guidata dalla giustizia e dall'eguaglianza sociale, stanno contestualmente rendedo sterili gli stessi valori di democrazia e liberta'. 
Viviamo infatti -in Italia- nell'ipocrisia e nella vacuità berluscorenziana a cui seguiranno addirittura fasi ancora peggiori perche' piu' rancorose.

E la gente in misura  crescente rispetto al passato diserta le urne. E' la sfiducia.

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