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martedì 2 luglio 2019

Conti da correggere. Il governo riconosce di avere sbagliato: arriva la manovra correttiva

Il governo dei populisti che per "essenza" e per sua "natura sovranista" contrasta ed avversa l'Unione Europea alla fine, messo con le spalle al muro dall'ipotesi del commissariamento (prcedura di infrazione), ha riconosciuto di essere poco competente in materia economico-contabile.
Ieri ha varato sia l'assestamento dei conti che una delle manovre correttive che serviranno per rentrare nei binari. 
Ha in pratica riconosciuto la propria incompetenza ed ha ammesso implicitamente che la Commissione Europea aveva ragione ad ipotizzare quella "procedura d'infrazione".

La verità di quanto accade nel nostro Paese dall'insediamento del governo di estrema-destra però non è dovuta ad errori di valutazione (umanamente sempre possibili), no!. 
La correzione che il governo populista è chiamato a fare non consiste nell'avere valutato inappropriatamente il tessuto socio-economico del paese e di avere fatto male i conteggi  ma di avere varato misure completamente irrealizzabili, e però con grande impatto elettoralistico sull'opinione pubblica (=demagogia !!!). 
I populisti adesso additano la cattiva professoressa (l'Unione Europea) che ci costringe a rivedere i conti. L'antipatica maestrina che non amerebbe il Belpaese. 

Il disegno è chiaro: nessuna colpa per i partiti di maggioranza e il massimo della cattiveria su quella "matrigna" di Unione, brutta e nemica dell'Italia che ci sgrida in continuazione perchè per natura nostra avversaria.

Cosa attende quindi di dover fare il governo ?

La manovra del governo populista per il corrente 2019, intesa ad evitare la "procedura di infrazione" avviata dall'Unione Europe, è articolata:
1) Un disegno di legge per l'assestament del bilancio di 6,1 miliardi,
2) Approvazine di un decreto legge "salva conti" di 1,5 miliardi.
Nei contenuti, il governo punta a "rimodulare" i fondi del reddito di cittadinanza e della quota cento alla luce delle minori esigenze.
Nei fatti, il governo punta a blindare i conti del bilancio 2019 aggiungendo -sempre per allontanare il rischio della procedura di infrazione- tutte le maggiori entrate della fatturazione elettronica e una lunga serie di entrate "una tantum".   

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