MATTEO RENZI, già premier, già segretario del Pd
«La storia della sinistra, e lo dico io che ho faticato per esserne considerato parte, è più grande dei singoli leader che decidono per i fatti loro quando stare e quando andarsene tradendo gli ideali della Ditta. È l’idea di difendere l’uguaglianza davvero sapendo che non è facile oggi e dando opportunità ad un ragazzo che in Italia vuole inseguire un sogno».
«Si può sbagliare certo - ha ammesso l’ex premier - anche in tre anni al governo si è sbagliato ma preferisco provare a cambiare le cose invece di restare come tutti gli altri chiuso, fermo e al riparo nelle stanze del potere per cercare di andare avanti».
DONALD TRUMP, presidente Usa
"Stiamo prendendo misure forti per proteggere il nostro Paese dal terrorismo radicale islamico. Non e' compassione ma incoscienza permettere un ingresso incontrollato da luoghi dove non esistono controlli adeguati".
Vedi quanto accaduto in Europa. Cosi' Donald Trump, nel suo primo intevento davanti al Congresso, annuncia il nuovo bando atteso per le prossime ore.
"Non permetteremo che gli Stati Uniti diventino un santuario per gli estremisti"
"Dobbiamo avere il coraggio di esprimere le nostre speranze. E sperare - afferma Trump - che queste speranze e i nostri sogni si trasformino in azioni".
"Da ora in poi l'America sara' guidata dalle nostre aspirazioni, non oppressa dalle nostre paure", "Alzeremo i salari, aiuteremo i disoccupati, risparmieremo miliardi di dollari, oltre a rendere le nostre comunita' piu' sicure per tutti".
"Dobbiamo salvare gli americani da questo disastro dell'Obamacare che sta implodendo".
"Per mantenere l'America sicura dobbiamo fornire agli uomini e alle donne del nostro esercito tutti i mezzi necessari per prevenire le guerre. E, se necessario, per combattere e vincere".
"Un nuovo capitolo della grandezza dell'America sta iniziando".
MATTEO SALVINI, segretario della Lega
Caro Gramellini, accetto e ascolto le critiche come sanno bene il milione e 769.945 amici che mi seguono su Facebook. Lei dice che non ho mai lavorato un minuto in vita mia: in realtà ho iniziato a 16 anni e da 20 faccio il giornalista, che mi sembra sia il suo stesso privilegiato mestiere. Ora lei non si spiega perché la gente che mi vota sia tanta, anzi sempre di più. Sarà perché faccio quel che dico, sarà perché mi batto per cambiare dall’interno quest’Europa, perché gli italiani tornino ad essere quel popolo sovrano citato in Costituzione. Per inciso, al contrario di quello che lei scrive, in Europa ci vado: le mie presenze nelle votazioni a Strasburgo e Bruxelles sono dell’89% e per produttività ho dietro di me oltre 500 parlamentari (tutto verificabile sul sito www.mepranking.eu). Le auguro buona giornata, e sono pronto a offrirle un caffè, sicuramente non da Starbucks.
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