Ieri
migliaia di persone hanno in varie manifestazioni diffuso e tutelato i valori per cui 950 persone, cittadini della
Repubblica, sono morti per mano della criminalità organizzata,
valori a cui essi credevano e per i quali sono morti.
In un Paese come l'Italia -che non
conserva molta memoria- il 21 marzo, primo giorno di primavera, nel calendario
civile, è dedicato al loro ricordo.
Molti di quelle 950 persone erano sindacalisti,
magistrati, giornalisti, imprenditori, professionisti, sacerdoti, bimbi innocenti, uccisi per vendetta o per aver visto troppo o
semplicemente per sbaglio.
Nella memoria degli onesti dovrà sgorgare la rinascita della società civile.
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