La Legge di Bilancio 2019 sarà varata fra poche ore quando la Camera voterà la fiducia al Governo.
In nessuno (abbiamo scritto: nessuno) Paese del mondo la legge annuale più significativa, quella del Bilancio, viene approvata senza che il Parlamento l'abbia potuta esaminare; nemmeno nei paesi dichiaratamente fascisti e nemmeno in quelli comunisti.
E' la prima volta che in Italia avviene il varo di questa legge senza l'esame parlamentare. Non è stato infatti concesso l'esame, la discussione e la votazione articolo per articolo e nemmeno la possibilità di presentare emendamenti.
Esiste comunque (in questa ipotesi di legge) un tema che andrà a toccare prossimamente le tasche di molte famiglie.
La riforma del sistema previdenziale verrà attuata tramite un decreto legge sulle pensioni che sarà approvato solamente a metà gennaio. La legge di Bilancio sta -per intanto- postando numeri e cifre sulle varie problematiche, aumentando e/o diminuendo le varie "postazioni".
A sentire il sottosegretario leghista Claudio Durigo il Decreto-Legge sulle pensioni, con il quale verrà regolato il funzionamento di Quota 100, sarà approvato dal Consigli dei Ministri tra giovedì 10 e sabato 12 gennaio.
Alcune notizie su quota 100
Quota 100: si tratta di una forma di pensionamento anticipato per smettere di lavorare avendo maturato il doppio requisito di un’età anagrafica pari almeno a 62 anni e di 38 anni di contributi.
Dalla maturazione del requisito al collocamento in pensione passeranno da 1 a 3 mesi; ogni anno ci saranno infatti delle finestre di accesso trimestrali, con la prima in programma per aprile 2019 e le successive a luglio e ottobre. E poi nel gennaio 2020.
Per i dipendenti pubblici che ricorrono a Quota 100 è previsto il pagamento ritardato del TFR/TFS.
Sia per i dipendenti pubblici che per quelli privati "Quota 100" prevede il divieto di cumulo/reddito pensione (oltre i 5 mila euro), ossia non si potrà riprendere a lavorare fino al compimento del 67° anno di età.
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