Chi conosce il proprio territorio tende
prima o poi a promuoverlo e a difenderlo.
Chi primariamente non valorizza l'identità e la
lingua arbëreshë che sola, in mezzo ad una realtà di
italianità,
ci caratterizza e può attrarre interesse, è segno che
ancora
non ha individuato i fattori di crescita culturale e
socio-economica.
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Contributi per progetti di rievocazione storica.
Assistiamo sin dall'insediamento della nuova Amministrazione Comunale allo
svolgimento frequente di "e v e n t i ", ossia di manifestazioni che
sono sostenuti dalla buona intenzione di rivitalizzare la dormiente (per non
dire sofferente) comunità locale.
Evento dopo evento ci accorgiamo però che la gente non
viene (o non si sente) coinvolta.
Ci sarà pure una ragione.
E' segno, per noi, che da questo solo fronte non
arrivano frutti nel campo socio-economico del nostro paesino che via via va
spopolandosi sotto i nostri occhi.
Su questo Blog ne abbiamo parlato, trattato, da anni. Gli
eventi sono buone intenzioni perché puntano a far conservare buone tradizioni,
buoni sentimenti e sono (o dovrebbero essere) occasioni per attrarre interesse
da parte delle comunità vicine (e dove sono ben calibrati e ponderati pure da realtà
lontane). Non sta accadendo purtroppo qui da noi, se è vero che per ogni evento finora
organizzato abbiamo assistito alla presenza di venti o trenta persone (o anche
qualcosa in più) a fare da pubblico.
Una amica ha detto che gli eventi hanno finora
riscosso l'interessi dei loro soli organizzatori e di pochissimi altri.
Una ragione deve pur esserci: nell'attività e nella
vita di ogni comunità anzitutto vanno soddisfatti da chi si propone sulla scena
politica -in una fase iniziale- i bisogni primari, quelli essenziali, che sono
il lavoro, il mantenimento della dignità garantendo a tutti i diritti
repubblicani, la messa in campo di prospettive progettuali credibili per il
domani.
Assolti questi non indifferenti compiti è giusto e
doveroso ricostruire l'identità comunitaria puntando sulle fiere, sugli
intrattenimenti teatrali, i costumi e soprattutto sull'identità arbëreshë che se bene metabolizzata e
capita potrebbe creare motivi di interesse peculiare in un ambito vasto quale è
il contesto siciliano. Intendiamo dire che possiamo offrire all'esterno la
nostra identità e che, se ben colta, rappresentata e coltivata da noi, può
diventare un fattore economico.
Ci sia consentito ancora, senza nessuna punta polemica
nei confronti di nessuna componente politico-amministrativa in campo dal
momento che quanto qui scritto l'abbiamo sempre sostenuto da anni, di dire che se in
una comunità non esiste la Politica non verrà mai individuata alcuna
finestra da cui intravedere un freno alla fuga dei giovani, al declino
culturale delle peculiarità locali e non si formerà mai la coscienza per capire
che valorizzare non ha senso se non viene connesso alla creatività da cui far
nascere posti di lavoro.
Politica e/o cultura senza visione socio-economica che coinvolga la gente non sono altro che fattri di sterilità.
Abbiamo voluto esporre un nostro punto di vista, che
sappiamo bene sarà trattato con sufficienza. Ma continueremo a sostenere che da
noi, qui sul nostro territorio, manca la visione politica e che da solo il
desiderio, la buona volontà e lo sforzo privo di apertura culturale che affondi
però nella visione socio-economica locale non si approda a nulla e il paese resterà
via via sempre più disabitato.
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A riprova che non abbiamo pregiudizi sugli "e v e n t i" , anzi se li
colleghiamo alla storia specifica di ciascuna comunità ne diventiamo convinti
sostenitori, riportiamo sotto una informazione che forse potrà fornire utili
indicazioni a chi facendosene promotore li collega alla storia dei territori,
che per noi (quella storia e quella identità) costituiscono il pozzo specifico della
cultura e tradizione degli italo-albanesi:
TITOLO
Fondo
nazionale per la rievocazione storica: Avviso per la presentazione delle
domande per il 2018
Ministero dei
beni e delle attività culturali e del turismo – Direzione Generale Spettacolo
Fondo con una
dotazione di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019 finalizzato
alla promozione di eventi, feste e attività per la valorizzazione dei beni
culturali attraversoattraverso progetti di rievocazione storica realizzati da
Regioni, Comuni e da Istituti e Associazioni culturali.
SCADENZE
- 20/11/2017 per
l’annualità 2017
- 16/01/2018
alle ore 14.00 per l’annualità 2018
- 16/01/2019 per l’annualità 2019
Il bando prevede la
concessione di contributi per progetti che riguardano l’organizzazione di
attività e iniziative di valorizzazione di beni culturali.
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