Bartolomeo, patriarca ecumenico.
Il 29 novembre scorso il patriarca ecumenico delle Chiese Ortodosse, ricevendo a Istanbul una delegazione interparlamentare internazionale di credenti cristiani-ortodossi, ha confermato che il Sinodo del Patriarcato ha già preso in esame e approvato lo statuto della futura Chiesa ucraina ortodossa autocefala, e che l’assemblea di unificazione e elezione del primate della Chiesa ortodossa ucraina autocefala si svolgerà entro dicembre.
Il nuovo primate ucraino, una volta eletto, si recherà a Istanbul per ricevere il Tomos dalle mani del patriarca ecumenico.
«È un fatto puramente amministrativo che non influisce nel magistero della Chiesa ortodossa», ha spiegato Bartolomeo.
Ma così non la pensano i gerarchi della Chiesa ortodossa russa, da cui finora la Chiesa ucraina è dipesa.
E la loro reazione a leggere i giornali appare furente al punto da presagisce la rottura delle relazioni col Patriarcato di Costantinopoli.
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