Il vivere e il morire
E' di pochi giorni fa la pubblicazione di un punto di vista su "chi è l'uomo - chi siamo noi" (piggiare qui per leggere) Si trattava di riflessione così ... , non certo da studiosi o da specialisti e comunque non aspirava ad essere esaustiva.
Come potrebbe essere esaustiva una riflessione sull'uomo se da millenni filosofi, missionari e pensatori di varia estrazione asseriscono e pongono riflessioni e interrogativi ?
Non a tutti è piaciuto quanto riportato, che forse inclinava sull'interpretazione, su qualcuna delle interpretazioni cristiana; anche se nemmeno ai cristiani sarà molto piaciuta quella interpretazione.
Un lettore, che però non vuole che scriviamo qui il suo nome, ci propone la sua idea che sostiene di aver ripreso da un libro di Eugenio Scalfari:
Un lettore, che però non vuole che scriviamo qui il suo nome, ci propone la sua idea che sostiene di aver ripreso da un libro di Eugenio Scalfari:
...nel corpo mortale dell'uomo convivono sia l'origine animale che l'eroe, semi vitali di tutte le contraddizioni di una specie che non è mai riuscita a definire se stessa e il suo confine.
Astuzia e saggezza, ferocia e clemenza, gusto del potere e brama di conoscere, impulso a partire e necessità di tornare: la bestia e l'eroe procedono insieme intrecciati e insieme fanno l'uomo come ciascuno di noi lo conosce se soltanto vogliamo avventurarci alla sua scoperta.
Ci sembra, e sicuramente è la visione omerica dell'uomo dell'Odissea.
Anche questa è una visione, non è certamente la visione unica e definitiva sull'uomo.
Anche questa è una visione, non è certamente la visione unica e definitiva sull'uomo.
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